Attualità - 26 aprile 2025, 08:45

Morte Papa Francesco, il ricordo del Vescovo Calogero Marino: "Il suo magistero non è stato ascoltato, la speranza è che non venga dimenticato" (VIDEO)

Il Vescovo parteciperà oggi ai funerali e ieri è stato ascoltato il suo discorso sulla Fortezza del Priamar

Morte Papa Francesco, il ricordo del Vescovo Calogero Marino: "Il suo magistero non è stato ascoltato, la speranza è che non venga dimenticato" (VIDEO)

"E' stato un uomo di fede, la sua amicizia con il Signore, la sua preghiera, era una fede tradizionale, non era particolarmente moderno nelle forme del suo credere, ma era concreta, legata alla vita reale che per Francesco doveva diventare giustizia e amore per la pace".

Inizia così il messaggio di ricordo di Papa Francesco del vescovo Calogero Marino che oggi parteciperà ai funerali e che ha voluto mandare un videomessaggio che è stato proiettato ieri sera sulla Fortezza del Priamar in occasione di "Savona R-Esiste", la manifestazione organizzata dall'Anpi in occasione dell'ottantesimo anniversario della Liberazione e che ha visto partecipare in massa molti savonesi.

"Francesco non sopportava le ingiustizie, le esclusioni, era amico dei poveri, dei piccoli, dei fragili e delle vittime, era amico degli operatori di pace e in questi 12-13 anni lo ha testimoniato in parole e in opere. Questa è stata la ragione per cui è stato apprezzato da tutti anche fuori dai confini visibili della chiesa. La pace e la giustizia come parole chiave del suo Ministero come Vescovo di Roma. Questi 12-13 anni sono stati difficili: la crisi economica del 2008, le dimissioni di Papa Benedetto e gi ultimi 5 anni sono stati davvero  terribili, gli anni delle pandemie e delle guerre, non ci sono stati giorni di quiete. E il Papa ha preso in mano il mondo e come papà e nonno lo ha accompagnato, ha confortato tutti, ricordiamo il memorabile discorso del 27 marzo del 2020  nella piazza vuota a San Pietro quando ha detto che siamo sulla stessa barca e che il Covid non era un castigo di Dio ma era un segno che dovevamo cambiare" ha continuato il Vescovo savonese dopo il minuto di raccoglimento.

"In questi anni ha continuato ad accompagnare tutti  con un'attenzione particolare particolarissima alle singole persone, questo in questi giorni è emerso sui giornali, le sue frequentissime telefonate quando conosceva uno che stava male, lo chiamava e gli telefonava, per lui le persone non erano numeri, masse informi ma erano volti con un nome, una storia, un vissuto dei quali si è fatto carico - prosegue il Vescovo - ha praticato una carità silenziosa, nascosta, attentissima alle singole persone e anche ha sofferto molto perché il suo magistero non è stato ascoltato, in particolare non è stato ascoltato il suo magistero di pace e dagli uni e degli altri non è stato ascoltato".

"Domani (oggi.ndr) ci saranno i funerali e fa impressione, ci saranno i grandi della terra di fronte a un piccolo uomo che ha voluto essere un un semplice prete e non certo un grande un potente della terra, anche per questo ha chiesto che i suoi funerali non avessero la solennità dei funerali di un Capo di Stato anche se inevitabilmente certo in un contesto di grandi masse, di grandi potenti raccolti intorno a lui, la speranza che porto in cuore è che il suo magistero non venga dimenticato e che forse anche dal dono della vita di Francesco possano nascere cammini di pace, cammini di giustizia, cammini di liberazione - conclude Calogero Marino - In particolare il tempo della sua malattia è stato forse uno dei momenti più alti del suo magistero perché ha saputo farsi prossimo a tutti. Mi colpivano gli ultimi 15 giorni e ha voluto salutare tutti, ha salutato i bambini del Gemelli, i curanti, i carcerati ai quali lui era vicinissimo, ha salutato il giorno di prima di morire la gente in piazza San Pietro, ci ha salutati ed è tornato nel cuore del suo Dio, ma credo che non ci abbandona il suo magistero e la sua memoria devono rimanere per tutti noi".

Luciano Parodi

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