Attualità - 23 aprile 2025, 12:00

Mancato rinnovo del contratto di lavoro dei metalmeccanici, braccia incrociate: incontro in Provincia (FOTO e VIDEO)

Dopo lo sciopero del 28 marzo nuovo sciopero di 8 ore al centro anche l'aumento del salario e la riduzione delle ore lavorative, la formazione e la stabilità dei contratti

Mancato rinnovo del contratto del lavoro. Ancora una volta, la quarta, i metalmeccanici dopo lo sciopero dello scorso 28 marzo incrociano le braccia per la giornata di oggi per 8 ore e anche nel savonese la vertenza si fa sentire.

Questa mattina le organizzazioni sindacali, Fim, Fiom e Uilm hanno avuto un incontro in Provincia con il presidente Pierangelo Olivieri e i sindaci di Vado e Quiliano Fabio Gilardi e Nicola Isetta (nessun altro primo cittadino era presente) dove è stata illustrata la situazione di criticità che potrebbe avere ripercussioni per le vertenze delle industrie della provincia di Savona.

Centrale quindi il tema del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, l'aumento del salario e la riduzione delle ore lavorative, la formazione e la stabilità dei contratti. 

Lo sciopero è stato quindi disposto nuovamente per riaprire il tavolo della trattativa per rinnovare il Ccnl sulla base della piattaforma unitaria di Fim-Fiom-Uilm.

"Federmeccanica e Assistal stanno impedendo la ripresa della trattativa, negando il diritto fondamentale delle lavoratrici e dei lavoratori al rinnovo del Ccnl, che, mai come in questa fase, è necessario per aumentare il salario e migliorare le condizioni di vita e di lavoro" hanno spiegato i sindacati. 

"Con gli scioperi, la lotta, la mobilitazione e il blocco dello straordinario e delle flessibilità, siamo determinati a superare l'intransigenza di Federmeccanica e di Assistal. L'obiettivo è definire aumenti certi ed esigibili sui minimi contrattuali, oltre l'inflazione, a tutela del potere d’acquisto dei salari, estendere i diritti, contrastare la precarietà, ridurre l’orario di lavoro e aumentare la tutela in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e negli appalti" precisano le organizzazioni sindacali. 

"È importante rinnovare il Ccnl in tempi rapidi per dare certezze alle lavoratrici, ai lavoratori e a tutte quelle imprese che scelgono regole certe per difendersi dalla concorrenza sleale del dumping contrattuale che penalizza salari e riduce diritti e tutele - proseguono - Inoltre, troppe vertenze e criticità aziendali sono ancora aperte sul territorio. Sono sempre più urgenti interventi di politica industriale; da anni il nostro territorio vede ridursi la propria base produttiva, in particolare quella legata alla manifattura. Nell’attuale fase segnata da grandi trasformazioni, stanno mancando da parte della politica e delle Istituzioni gli orientamenti e le scelte sui temi del lavoro e dell’industria". 

Nel savonese le difficoltà vengono riscontrate soprattutto per le aziende che stanno facendo fronte alla crisi dell'automotive come Bitron e Continental. Senza dimenticare Alstom in crescita e la situazione di LaerH e Piaggio Aero in fase di vendita.

"Sicuramente, così come è massima l’attenzione – a prescindere dalle competenze dirette del nostro Ente – verso tutti i settori, dal terziario al grande valore rappresentato dal turismo, altrettanto forte è la considerazione riservata alla componente propriamente industriale, di cui il comparto metalmeccanico costituisce una parte storica e identitaria, essendo buona parte del territorio della Provincia di Savona, da sempre, il cuore pulsante dell’industria ligure. Da qui l’esigenza di definire con priorità iniziative concrete, da inserire in una strategia complessiva di rilancio ancora da delineare", commenta il presidente della Provincia, Pierangelo Olivieri. 

Luciano Parodi

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