Potrebbe essere quella di mercoledì (23 aprile, ndr), quando Comune e Anas si ritroveranno per fare il punto della situazione, una delle giornate cruciali verso la riapertura della Ss1 Aurelia all'altezza di Capo San Donato a Finale Ligure.
A una decina di giorni dall'aggravarsi della frana che ha interessato una porzione di versante prospiciente l'ingresso del porticciolo turistico finalese, per il quale l'allarme era scattato lo scorso febbraio dando il via ai primi lavori di ripristino e messa in sicurezza, l'obbiettivo delle parti è chiaro: riaprire il prima possibile, anche magari già in uno dei prossimi due ponti di 25 Aprile e 1 Maggio, ma farlo nelle condizioni di massima garanzia per il transito di veicoli e pedoni.
Per questi ultimi, peraltro, viste le piogge e l'allerta dei giorni scorsi, era scattata anche l'ordinanza sindacale di chiusura del transito ai pedoni al termine della passerella in legno che circonda il capo. Una misura pensata, peraltro, per consentire agli operai di procedere coi lavori senza ulteriori rischi.
Nei giorni scorsi i tecnici hanno cominciato ad abbattere le strutture pericolanti e compromesse dallo smottamento; si dovrà però procedere anche al disgaggio del materiale instabile per poter valutare quale sia effettivamente lo stato del pendio.
E mentre, sempre tra martedì e mercoledì, dovrebbero cominciare i lavori per realizzare il bypass tra l'uscita lato levante della galleria e lo spiazzo all'inizio della discesa del porto, tra le ipotesi spuntate negli ultimi giorni ce n'è una per monitorare stabilmente la frana, sempre mentre si procederà a effettuare i necessari ripristini. Si tratta dei sensori per rilevare eventuali movimenti e permettere, anche nel caso di senso unico alternato, la chiusura puntuale in caso di accrescersi del pericolo.