Una richieste di integrazioni che dovranno essere inviate entro 30 giorni.
La Commissione Tecnica di Verifica dell'Impatto Ambientale VIA-VAS del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica le ha richieste a GNL Med, l'azienda che ha presentato il progetto per un nuovo impianto di deposito di GNL e Bio GNL della capacità di 19.800 mc da collocare nel Comune di Bergeggi nell'area portuale di Vado Ligure.
Dallo scorso 31 gennaio era stata avviata dal MASE la verifica di assoggettabilità alla Valutazione d Impatto Ambientale (VIA) con l'avvio della consultazione pubblica che era scattata lo scorso 11 febbraio fino al 13 marzo.
Ad esporre alcune perplessità alla progettazione erano stati la Provincia, il WWF Savona e i comuni di Bergeggi e di Vado Ligure. Anche la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona aveva inviate le proprie, così come il Comitato e gruppo consiliare di opposizione Vivere Vado.
"Si comunica che, a seguito delle attività di analisi e valutazione della documentazione tecnica pervenuta in merito alla richiesta di proroga VIA del progetto in oggetto, la Commissione, al fine di procedere con le attività istruttorie di competenza, rileva la necessità di acquisire documentazione integrativa e chiarimenti" spiega la Commissione Tecnica che chiede di approfondire le analisi delle alternative (compresa anche l'alternativa 0) soprattutto con riferimento ai possibili e differenti effetti sulle componenti ambientali e verificare e analizzare nella zona interessata dal progetto e in quelle limitrofe, se siano previsti altri interventi (es. gasdotti, centrali…) potenzialmente in contrasto o che possano creare effetti cumulativi sulla morfologia dell’area o coinvolgere le reti idriche interessate dall’opera, fornendo per gli interventi previsti informazioni in merito allo stato di avanzamento dell’iter autorizzativo.
Attenzione anche alla geologia e alle acque sotterranee, le acque superficiali, l'aria, l'habitat marino, rumore e vibrazioni, lo screening di incidenza, il rischio di incidente rilevante e il monitoraggio.
Gnl dovrà inoltre dare riscontro alle integrazioni richieste dalla Regione Liguria acquisite al registro del MASE lo scorso 17 marzo e alle diverse osservazioni presentate.
"Un buon riscontro da parte del Ministero, viene posta l'attenzione su aspetti che in precedenza non venivano considerati come l'alternativa 0 cioè la delocalizzazione in un altro sito" il commento dell'assessore di Bergeggi Mauro Perria.
IL PROGETTO
Il progetto prevede, in linea generale la realizzazione di un impianto che abbia la funzione di ricevere, tramite navi metaniere di piccole e medie dimensioni, gas naturale liquefatto, e distribuire sia Gas Naturale Liquefatto, via terra, attraverso cisterne criogeniche autotrasportate o isocontainer, o via mare, attraverso bettoline rifornimento di navi alimentate a GNL, nonche gas naturale, prodotto naturalmente nelle tubazioni e nei serbatoi di stoccaggio per effetto di scambi termici con l'ambiente, denominate Boil-Off Gas, verso il co-generatore installato all'intemo dell'impianto e a servizio di utenze interne al porto di Vado Ligure.
La costruzione del deposito e l'oggetto dell'autorizzazione prevede in particolare, la costruzione di 11 serbatoi metallici cilindrici orizzontali da 1.620 di capacità effettiva pari a 17.820 mc; 2 punti di travaso per il carico delle Atb; 2 punti di travaso dello scarico delle navi; un impianto di reliquefazione per la trasformazione da fase gassosa a fase lquida del GNL; sale pompe antincendio; servizi ausiliari.
Il Rapporto Preliminare di sicurezza evidenzia che la costruzione del deposito, per ragioni legate all’andamento del mercato energetico e al PNRR, avverrà in due fasi successive distinte: la prima comprenderà tutti gli impianti di “processo”, tutti gli impianti di sicurezza (allarme, controllo, blocco, ecc.) e antincendio del deposito oltre a 11 serbatoi (per una capacità geometrica complessiva pari a 17.820 mc) e 2 baie della pensilina di carico; la seconda comprenderà il 12° serbatoio e la 3^ baia della pensilina di carico.
Tra i documenti pubblicati è presente lo studio preliminare ambientale e la valutazione di incidenza ambientale nella quale è precisato che l'unico potenziale fattore perturbativo è relativo alla generazione di rumore subacqueo da parte delle navi che transiteranno in fase di esercizio nei confronti delle specie più sensibili, quali i cetacei in particolare), le planimetrie e i prospetti.