"L’incontro del 27 marzo scorso con l’architetto Matteo Dondè, promosso dalla “maggioranza allargata” del sindaco Garbarini, ha messo in luce, ancora una volta, l’assenza di una strategia reale per affrontare uno dei problemi più gravi e urgenti della città: il traffico dei mezzi pesanti che, ogni giorno, attraversano il centro urbano, mettendo a rischio la salute e la sicurezza dei cittadini". Ad affermarlo sono i consiglieri del gruppo Uniti per Albisola: Stefania Scarone, Luca Proto, Serena Cello e Pietro Corona.
"Secondo la stessa amministrazione, siamo ancora in una 'fase conoscitiva'. Un modo elegante per dire che, nonostante anni di governo, non si è ancora arrivati a una proposta concreta. Mentre si ascoltano esperti, si organizzano incontri e si lanciano appelli alla cittadinanza, la vita quotidiana degli albisolesi continua a essere messa in pericolo da un traffico insostenibile, rumoroso e inquinante".
Il gruppo Uniti per Albisola ricorda che, già nel programma elettorale della candidata sindaca Stefania Scarone, era stato indicato chiaramente che ogni seria politica sulla mobilità deve partire dalla riduzione drastica del traffico pesante diretto al porto di Savona. "Su questo punto non si può più tergiversare. Preoccupa, inoltre, la retorica utilizzata dalla giunta, che sembra voler scaricare sulle spalle dei cittadini la responsabilità di cambiare abitudini, chiedendo loro di accettare una 'nuova cultura della mobilità', senza però garantire le condizioni minime di sicurezza. Ci chiediamo: davvero si pensa che gli albisolesi debbano diventare ciclisti in mezzo ai tir? È questa la visione della mobilità sostenibile che si vuole imporre?".
"È doveroso sottolineare che, nonostante la piena disponibilità della minoranza a collaborare in modo costruttivo con la maggioranza per affrontare una questione così cruciale, il gruppo Uniti per Albisola non è stato coinvolto né informato preventivamente su questo percorso di confronto con l’esperto Dondè. Una scelta politica miope, che dimostra ancora una volta la difficoltà dell’amministrazione ad aprirsi al dialogo e al contributo di chi ha a cuore il bene della città, a prescindere dai ruoli", proseguono dalla minoranza.
Uniti per Albisola chiede con forza: "limitazioni reali al traffico pesante nel centro urbano, soprattutto negli orari di punta e nei pressi delle scuole; attraversamenti pedonali protetti, zone 30 e dissuasori di velocità nei punti più critici; un piano alternativo di viabilità per i mezzi industriali, da definire subito con gli enti competenti".
"Ogni ente coinvolto – Comune, Regione, Autorità Portuale – deve assumersi le proprie responsabilità. Ora tocca alla giunta Garbarini dimostrare di saper governare e non solo convocare incontri. I cittadini hanno bisogno di risposte, non di istruzioni su come adattarsi a una mobilità che non garantisce loro sicurezza" – concludono – "Come gruppo continueremo a vigilare e a proporre soluzioni concrete, perché il diritto a una città vivibile, sicura e moderna non è più rinviabile".