C’è un’Italia che lavora e produce, e un’Italia che crea e immagina. A volte le due cose coincidono. È il caso di “Capolavori d’Impresa – Aerovisioni”, la mostra in corso fino al 18 aprile al Palazzo del Commissario di Savona, all’interno del suggestivo Complesso Monumentale del Priamàr. Un’esposizione che ha il sapore dell’innovazione, ma anche dell’identità, dell’orgoglio e della bellezza.
“Capolavori d’Impresa è un’iniziativa nata nel 2019 – racconta Monica Brondi, organizzatrice dell’evento – con una prima edizione di mostra e network tra aziende, che aveva l’obiettivo di valorizzare le eccellenze della nostra provincia attraverso una modalità non convenzionale. Invece di parlare di imprese in termini di fatturato, numeri o superfici, abbiamo ritenuto che cultura e arte potessero essere strumenti più efficaci per raccontarle.”
Quest’anno il progetto, giunto alla sua seconda edizione, si rinnova e si arricchisce di un elemento inedito e affascinante: la Drone Art.
“In questa edizione abbiamo introdotto una novità assoluta: la Drone Art, una forma espressiva artistica che prevede l’utilizzo di riprese realizzate con il drone, poi trattate in modo innovativo e dinamico”, spiega Brondi.
Le opere in mostra – realizzate a partire da immagini aeree di stabilimenti, porti, infrastrutture – diventano visioni oniriche, astratte, evocative. Il linguaggio visivo si fonde con la tecnica, e il risultato è un racconto immersivo che restituisce la dimensione estetica dell’impresa.
Ventisei aziende partecipano a questa narrazione corale, ognuna con il proprio “capolavoro”, accompagnato da una postazione che ne racconta la storia.
“Il nostro obiettivo – aggiunge Brondi – è promuovere la cultura imprenditoriale valorizzando eccellenze, anche non strettamente industriali, per favorire sinergie tra imprese di settori diversi. In particolare, in questa edizione sono presenti molte aziende attive nella portualità, retroportualità e logistica, settori strategici, ma anche realtà appartenenti al commercio, al design, al vetro e alla nautica.”
L’ambizione però va oltre i confini liguri: “È una manifestazione che vorremmo replicare anche al di fuori del nostro territorio. Stiamo lavorando per costruire un network sempre più ampio di imprese, e valorizzare anche il concetto di MediItal, ovvero l’eccellenza manifatturiera italiana, fortemente legata al problem solving, da Leonardo in poi.”
La mostra si inserisce idealmente anche nella cornice della Giornata Nazionale del Made in Italy, celebrata proprio in questi giorni, e guarda all’internazionalizzazione come prospettiva concreta di crescita.
È qui che entra in scena l’ingegnere Luca Bucchianica, referente per l’internazionalizzazione del progetto, e già attivo in contesti globali come Singapore: “Capolavori d’Impresa non è solo un modo innovativo per comunicare il valore di un’azienda, ma anche un’occasione per entrare a far parte di una rete, confrontarsi con imprese di altri settori, e affrontare mercati differenti. Il tema dell’internazionalizzazione è fondamentale. Quando si mettono nella stessa stanza imprenditori e cultura imprenditoriale, nascono molte opportunità.”
L’energia che si sprigiona in questi contesti è, secondo Bucchianica, la vera leva dell’innovazione: “La mia esperienza a Singapore mi ha fatto comprendere quanto sia importante creare un ecosistema che supporti lo sviluppo di nuove idee e progetti. Da soli è difficile, ma se hai un trampolino come Capolavori d’Impresa – e il giusto supporto – tutto diventa più semplice.”
Accanto a lui, sul palco di presentazione, anche Eleonora Servodio, vicepresidente di Savona Startup, giovane associazione che si è rapidamente affermata nel panorama dell’innovazione locale. “Savona Startup è nata lo scorso anno con un gruppo nutrito di under 30 – e qualche membro un po’ più grande – con lo scopo di diffondere la cultura imprenditoriale e dell’innovazione sul territorio savonese. Purtroppo, la nostra provincia è tra le ultime in Italia per la nascita di nuove imprese, come rilevato anche dal Sole 24 Ore.”
Un dato sconfortante, che però non ha fermato l’entusiasmo: “In un solo anno siamo cresciuti molto come numero di soci. Abbiamo realizzato eventi importanti, come lo Startup Weekend, tre giorni intensi in cui persone che non si conoscono si incontrano, lavorano su un’idea e la presentano davanti a una giuria. Tre dei sette progetti nati stanno ancora proseguendo il loro percorso.”
E per il futuro? Le idee non mancano: “Stiamo organizzando un hackathon per mettere in connessione imprese locali con i nostri membri desiderosi di mettersi in gioco per risolvere problemi concreti. E ci sono molte altre attività in programma… ma non voglio fare spoiler....”
La mostra è aperta fino al 21 aprile, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, tutti i giorni nel Complesso Monumentale del Priamar.