Il 14 aprile, alle ore 18, presso la biblioteca civica di Loano, si terrà la proiezione del docufilm Nova, prodotto da Yes Studios. Il film prende il nome dal rave party attaccato da Hamas la mattina del 7 ottobre 2023. In quell’alba tragica, centinaia di giovani – laici, liberi, disarmati – furono colpiti con una violenza brutale e senza precedenti: 367 furono uccisi, 34 rapiti, tra cui la giovane Noa Argamani, divenuta simbolo dell’orrore dopo essere stata filmata mentre veniva portata via in moto. Noa oggi è libera, ma il suo fidanzato è ancora ostaggio.
Porterà la sua testimonianza Hadar Sharvit, sopravvissuta al festival Nova. Si trovava lì, quella mattina del 7 ottobre 2023, quando il rave party fu attaccato da Hamas. La sua voce aprirà idealmente la serata, testimoniando in prima persona l’orrore vissuto.
A introdurre l’incontro sarà Luca Steffanina, presidente del Circolo FdI di Loano, che modererà gli interventi. Aprirà la serata il senatore Gianni Berrino, seguito dal capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Liguria, Rocco Invernizzi. Davide Filippi, tesoriere del Circolo, porterà una testimonianza personale.
Il film, costruito con immagini e messaggi recuperati dagli smartphone delle vittime e con i video diffusi dagli stessi aggressori, ricostruisce cronologicamente le ore di quell’attacco: dai primi razzi all’irruzione dei miliziani, dalle esecuzioni nei rifugi alle fughe disperate tra i cespugli. In soli cinquantadue minuti, il regista Dan Pèer condensa sette ore di terrore puro.
Una delle testimonianze più drammatiche è quella della cantante israeliana che rappresenterà Israele all’Eurovision 2025: Yuval Raphael si è salvata nascondendosi sotto i cadaveri in un rifugio antiaereo a bordo strada. I terroristi, per essere certi che nessuno restasse vivo, hanno sparato anche lì dentro. La cantante è stata estratta viva dall’esercito israeliano dopo otto ore. In quel rifugio erano in oltre quaranta: solo in undici si sono salvati.
Nova non è solo un documentario: è uno squarcio nell’anima di un Paese e di un’intera generazione. È la cronaca di una giornata in cui la sicurezza israeliana è crollata, lasciando spazio allo sgomento, alla pietà e alla discesa in un inferno reale. Un racconto che mostra l’essenza dell’odio antiebraico.
Il sito Nova, oggi il più visitato in Israele, ha raccolto centinaia di testimonianze e documenti visivi di quella giornata, divenendo il centro della memoria collettiva di quell'eccidio.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti. Un’occasione per guardare in faccia l’orrore, ascoltare chi ha vissuto l’indicibile e ribadire che l’odio non può avere l’ultima parola. Si raccomanda la visione a un pubblico adulto.