Attualità - 11 aprile 2025, 09:40

Savona, presentato il PEBA: uno strumento di trasformazione urbana all'insegna dell'inclusività

Per l'approvazione del piano si aprirà l'iter dell'esame nella Commissione competente e in Consiglio comunale

Savona, presentato il PEBA: uno strumento di trasformazione urbana all'insegna dell'inclusività

Il PEBA (Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche), presentato ieri in Sala Rossa con il presidente della Consulta del Benessere Civico Roberto Besio, l’assessore Riccardo Viaggi e, in collegamento, l’architetto Dario Menichetti, si inserisce in un percorso già avviato dalla città all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione urbana. Un progetto pensato non solo per le persone con disabilità motorie, cognitive e sensoriali, ma per tutti i cittadini.

L’area compresa nel progetto del PEBA del Comune di Savona, presentato nell’ambito della seduta della Consulta dell’Inclusione, riguarda la zona tra il Ponte Sandro Pertini, via Paleocapa, piazza Mameli, piazza Diaz, corso Italia e piazza Sisto.

Nella sua presentazione, Menichetti ha evidenziato l’importanza della certificazione LEED for Cities, ottenuta nel 2018, come uno dei punti forti del progetto. Savona è stata infatti la prima città europea a ottenere la certificazione LEED Gold, come spiegato all’interno dello stesso PEBA, attraverso il programma “LEED for Cities” del U.S. Green Building Council: un riconoscimento che conferma l’impegno della città verso un modello di sviluppo attento all’ambiente e alla qualità della vita.

L’elaborazione del Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche rappresenta un ulteriore passo avanti in questa direzione, contribuendo a rendere la città sempre più accessibile e inclusiva.

Uno degli aspetti più significativi del Piano è il metodo partecipativo adottato nella sua costruzione, grazie al coinvolgimento diretto dei soggetti che fanno parte della Consulta. La partecipazione attiva di numerose associazioni del territorio, impegnate nel sociale e nel campo della disabilità, ha permesso di raccogliere punti di vista e bisogni concreti, rendendo il PEBA uno strumento realmente aderente alla realtà quotidiana. Questo tipo di interlocuzione rappresenta una buona pratica, perché mette al centro chi vive ogni giorno le difficoltà legate all’accessibilità.

La metodologia scelta per la stesura del Piano è ben calibrata sul contesto urbano savonese: un’impostazione in due fasi – conoscitiva e progettuale – che permette di affrontare le criticità in modo sistemico e graduale. In particolare, l’attenzione non si limita agli edifici pubblici, ma si estende anche agli itinerari pedonali e agli spazi urbani, individuando una rete funzionale al miglioramento della mobilità per tutti.

Questa visione integrata è ulteriormente rafforzata dal coordinamento con altri strumenti di pianificazione comunale, come il Piano Urbanistico Comunale (PUC), il Piano dei Servizi e il Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU). Ciò consente una sinergia tra gli interventi e una maggiore efficacia nella loro attuazione.

Un altro elemento di valore del PEBA è la sua impostazione progressiva e sostenibile. Riconoscendo che gli interventi per l’accessibilità richiedono risorse economiche e tempi di realizzazione, il Piano prevede un’analisi delle priorità e una stima dei costi.

Infine, come ha sottolineato lo stesso presidente della Consulta, Roberto Besio, il PEBA non è rivolto esclusivamente alle persone con disabilità, ma a tutti i cittadini. Migliorare l’accessibilità significa costruire una città più vivibile, dove muoversi è più facile, sicuro e dignitoso per chiunque. È un passo verso un’idea di città più equa, che mette al centro le persone e i loro diritti.

Ora si aprirà l'iter del passaggio in giunta, nelle commissioni e in consiglio comunale, per l'approvazione del piano.

Elena Romanato

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