È stato dato l'incarico al perito Alberto Tarricone di trascrivere le telefonate intercettate.
Sta proseguendo il processo che vede a giudizio l’ex parlamentare del Pd e attuale presidente di Sat Massimo Zunino e Flavio Raimondo, ex direttore generale di EcoSavona e amministratore unico di Green Up (ora Haiki Mines) con le accuse rispettivamente di presunte emissioni di fatture per operazioni inesistenti e presunta tentata estorsione.
L'avvocato difensore di Zunino Franco Aglietto ha richiesto l'inutilizzabilita di alcune intercettazioni con il Collegio del Tribunale che si è riservato di decidere nella prossima udienza prevista a settembre.
Le indagini svolte dalla guardia di finanza avrebbero notato che Zunino, imputato come rappresentante legale della Nenets Srl (società di comunicazione, indagini di mercato e marketing), avrebbe emesso fatture false tra il 2016 e il 2020 alle società gestite da Raimondo, EcoSavona, Waste Italia e Green Up per alcune operazioni inesistenti per una cifra che ammonterebbe sui 300mila euro.
Raimondo, difeso dai legali Sciretti e Sisto, per procurare a Zunino "un ingiusto profitto", avrebbe pagato le fatture, come era stato specificato dalla Procura e "si appropriavano delle seguenti somme: 73mila 200 euro ai danni di EcoSavona, 146mila 400 ai danni di Waste Italia e 97mila 600 ai danni di Green Up".
Claudio Busca, difeso dagli avvocati Amedeo Caratti e Massimo Badella, ex presidente di Fg Riciclaggi, che si è costituito come parte civile, aveva accusato Raimondo di tentata estorsione presentando una sorta di "memoriale".