"Le Unità Spinali non sono un lusso, sono indispensabili, proteggetele. Chiediamo al Ministro Alessandra Locatelli ed a voi tutti di aiutarci a difenderle".
Questo l'appello del cellese Stefano che da cinquant'anni vive con una lesione midollare cervicale e che ha voluto tenere alta l'attenzione sul tema.
"Oggi, porto la voce di tante persone che, come me, affrontano ogni giorno questa condizione; denunciamo il progressivo smantellamento delle Unità Spinali. È un impoverimento - in termini di risorse umane e materiali -perseguito nell'illusione di ridurre i costi; questa, è una scelta antieconomica - ha spiegato il cellese - Togliere cure specialistiche non farà risparmiare, farà spendere di più. Le Unità Spinali esistono, perché una lesione al midollo spinale non è una patologia come le altre; richiede un approccio altamente specializzato, che solo un team multidisciplinare esperto può garantire. Eliminare queste strutture, significa lasciare le persone senza un riferimento adeguato. E quando le cure non sono sufficienti, le conseguenze sono inevitabili: più complicanze, più infezioni, più ricoveri d'urgenza, più sofferenza e meno dignità".
"Ogni problema non trattato nel modo giusto oggi, diventerà un costo enorme domani, per il Servizio Sanitario Nazionale e per tutta la collettività. E c'è di più: senza centri d'eccellenza in Italia, le persone andranno a curarsi all'estero, come accadeva prima che le Unità Spinali venissero create - conclude - Con una differenza: lo Stato sarà costretto a rimborsare quei trattamenti, spendendo molto di più, di quanto costerebbe garantire un'assistenza efficace in Italia. Non ha senso smantellare un sistema che funziona e trovarsi poi a pagare il prezzo — umano ed economico — di questa scelta sbagliata".
Venerdì 4 aprile dalle 10.00 alle 13. 00 si terrà proprio una manifestazione nell'Unità Spinale dell'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure a celebrazione della Giornata Nazionale della Persona con Lesione Spinale con diversi interventi di esperti del settore. Nel pomeriggio spazio poi ad un torneo di pallamano in carrozzina con la partecipazione di pazienti, ex-pazienti, fisioterapisti, infermieri e bio-ingegneri, oltre a dimostrazioni di altri sport adattati in collaborazione con il C.I.P.