Riceviamo e pubblichiamo questa lettera arrivata alla nostra redazione:
"Sono un cittadino che ancora si pone delle domande. Da quel che leggo su questa e altre testate, il servizio di raccolta differenziata è stato deliberato dalla giunta precedente come servizio porta a porta in tutta la città. A seguito di una gara pubblica, è stato poi affidato a SEAS".
"A questo punto entra in gioco la giunta Russo che, d'intesa con SEAS, decide di modificare il servizio in centro, passando dal porta a porta a un sistema di cassonetti 'intelligenti', millantando motivi tecnici misteriosi, se non un generico 'al lunedì in centro c'è il mercato'".
"Non posso non sospettare un comportamento probabilmente volto a favorire la parte centrale della città a scapito del resto, che pure paga la TARI secondo gli stessi criteri. Mi piacerebbe altresì conoscere i motivi tecnici che portano i cittadini del centro a ritirare i kit in Piazza del Popolo anziché a Legino, come tutti gli altri".
"Gradirei anche sapere, visto che il servizio che verrà svolto in centro con i cassonetti "intelligenti" avrà sicuramente un costo minore, se SEAS ci farà uno sconto sul prezzo di gara. In caso contrario, dove finirà il maggior guadagno?".
"Per finire, visto che, per ammissione di SEAS, la differenziata porta a porta dà risultati migliori, per quale motivo i cassonetti "intelligenti" non possono essere estesi a tutta la città? Se i quartieri che effettueranno la raccolta porta a porta (tutti tranne il centro) non avranno uno sconto sulla TARI, perché?".
Franco Vallarino