Attualità - 29 marzo 2025, 10:22

Sciopero Cgil e Uil al Porto Savona-Vado, la Cisl prende le distanze: "Sconcertati da una protesta inspiegabile"

È stato proclamato contro la delibera dell’Autorità di Sistema Portuale che deve essere discussa e votata in commissione consultiva il prossimo 1° aprile

Sciopero Cgil e Uil, la Cisl prende le distanze: "Sconcertati da una protesta inspiegabile"

Danilo Causa, rappresentante della Fit Cisl, esprime sorpresa e sconcerto per lo sciopero improvviso proclamato da Filt Cgil e Uiltrasporti al Porto Savona-Vado contro la delibera dell’Autorità di Sistema Portuale (AdSP), che deve ancora essere discussa e votata in commissione consultiva il prossimo 1° aprile.

"Troviamo ancor più incomprensibile che venga sollevata una questione di sicurezza", afferma Causa, spiegando che la delibera rispetta pienamente le normative vigenti e che, anzi, introduce un modello di lavoro che permette alla Cooperativa Bazzino (art. 16) di riprendere parte della propria attività nel porto di Vado, dopo essere stata esclusa l’anno scorso da un incarico che gestiva da anni.

"La cooperativa operava nella movimentazione delle merci nell’area del magazzino Reefer e nello scarico auto dai container, fino a quando l’attività è stata assegnata, tramite delibera della commissione consultiva, alla gestione dell’articolo 17. Questa scelta ha creato gravi difficoltà economiche alla cooperativa e pesanti ripercussioni sui suoi soci lavoratori" continua Causa.

Ora, dopo quasi un anno di confronto tra l’AdSP e le organizzazioni sindacali, è stato finalmente trovato un accordo che consente a Bazzino di riprendere un'attività legata alla movimentazione delle auto dal terminal Reefer a un'area esterna al porto, scelta dal cliente per lo stoccaggio temporaneo prima del trasporto verso la destinazione finale.

"Questo sistema garantisce un controllo totale della merce: i veicoli vengono scaricati dalla nave dai dipendenti del terminal o dall’articolo 17, trasferiti in un’area dedicata sulla banchina e, da lì, presi in carico dall’articolo 16, che ha l’autorizzazione a operare anche fuori dal porto. Questo evita che il terminal venga invaso da decine di bisarche o, ancor peggio, che i dipendenti dei concessionari vengano a ritirare le auto in modo disordinato, creando promiscuità tra diverse aziende e compromettendo la sicurezza del porto" aggiunge il sindacalista.

Infine, Causa sottolinea che "gli accordi sindacali in porto hanno sempre garantito un equilibrio tra le aziende e i lavoratori: l’articolo 18 acquisisce il lavoro, l’articolo 17 interviene in caso di picchi di attività quando il personale del terminal non è sufficiente, e l’articolo 16 si occupa delle operazioni portuali. Questo meccanismo ha funzionato per decenni e ha permesso a tutti di lavorare in modo equo e regolato. Per questo troviamo immotivato e ingiustificato questo sciopero".

Redazione

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