I tesi rapporti sindacali tra le sigle del trasporto pubblico locale e l’azienda sono diventati ancora più problematici dopo la messa in vendita delle quote azionarie di GTT. Faisa Cisal, a questo proposito, chiede al presidente della Provincia Pierangelo Oliveri e al sindaco Marco Russo di sapere quale sia la posizione dei due enti.
Il “pacchetto” di quote di GTT è pari al 12,24% ed è stato quantificato, con stima di mercato, in 972.000 euro.
“La società TPL Linea svolge servizio di Trasporto Pubblico Locale nell’ATO di Savona – spiega Faisa Cisal – a seguito di affidamento diretto ‘in house providing’, posto in essere attraverso specifico contratto di servizio stipulato in data 1° aprile 2023, con durata decennale. Le norme che regolamentano l’affidamento dei servizi in ‘autoproduzione’, partendo dal Regolamento comunitario 1370/2007, non consentono la partecipazione di un socio privato nel capitale della società e, soprattutto, nella sua gestione operativa, pena la presumibile decadenza dell’affidamento stesso.”
La Provincia di Savona detiene quote di partecipazione nella società TPL Linea per il 34,263% del capitale sociale, mentre il Comune di Savona ne possiede il 28,915%.
“Gli Enti Locali da voi rappresentati – prosegue Faisa Cisal – oltre ad essere i maggiori azionisti della società, ne determinano anche il controllo analogo congiunto, così come previsto dalla legge.”
“Considerato – prosegue – che la stessa procedura di vendita invita espressamente gli Enti Locali, già soci di TPL Linea, a presentare offerta per l’acquisto delle quote sociali detenute da GTT, esercitando così, eventualmente, le previsioni del punto 9.2 dello Statuto di TPL in materia di trasferimento delle partecipazioni, e vista l’imminente scadenza fissata per la presentazione di eventuali offerte, prevista per il 3 aprile 2025, siamo a richiedere quali siano le posizioni, singole o congiunte, degli Enti da voi rappresentati.”
Conclude Faisa Cisal: “Nonostante la complicata e tesa situazione relazionale presente sul territorio savonese, già di per sé fonte di tensioni tra i lavoratori, ci rendiamo disponibili fin d’ora a un incontro in merito al tema sopra evidenziato, anche unitamente alle altre organizzazioni sindacali con le quali condividiamo i tavoli, sia locali che regionali.”