“A Ceriale l'Amministrazione comunale 'ammaina' la Bandiera Blu”.
E' la constatazione che arriva “con grande dispiacere” dal gruppo consigliare “Uniti per Ceriale” partendo dall'atto della Giunta Fasano con la quale quest'ultima “ha deliberato di essere 'non favorevole' in merito alla candidatura del Comune di Ceriale alla Bandiera Blu per l’anno 2025, quindi di rinunciare alla presentazione della domanda per l’ottenimento della bandiera stessa”.
“La Bandiera Blu, riconoscimento conferito dalla FEE alle località costiere che soddisfano i criteri di qualità, relativi ai parametri delle acque di balneazione e della pulizia delle spiagge, è sicuramente un pregio per chi la ottiene e permette, alle località che ne sono dotate, di poter utilizzare questo riconoscimento a fini promozionali e turistici” ricordano dal gruppo rappresentato da Piercarlo Nervo.
Il riconoscimento era stato ottenuto dal Comune ingauno per la prima volta nel 2016 “con un grande sforzo e mantenuta con altrettanto impegno fino ad oggi; purtroppo, per colpa di questa Amministrazione, che decide di non procedere con la candidatura del Comune per l’anno 2025, ci ritroveremo senza bandiera”.
La scelta messa in atto dall’amministrazione Fasano è da ricondursi al comportamento tenuto dall’amministrazione stessa secondo la minoranza, “non essendo stata in grado di risolvere un problema serio, che si è verificato più volte nella scorsa stagione balneare”. Il riferimento è allo sversamento della fognatura che ha portato a numerosi esiti sfavorevoli dei campioni di acque della balneazione che sono stati effettuati da Arpal, per i quali la scorsa estate sono state diverse le ordinanze di divieto di balneazione.
“Lo scorso anno, durante lo sversamento, mi sono sentito accusare dal vicesindaco che facevo solo della polemica e che era la mia contrapposizione che portava a un danno di immagine del Comune e non il problema dello sversamento emerso in piena estate - afferma Nervo - purtroppo, il tempo, mi ha dato ragione, ed oggi le conseguenze a livello di immagine per il nostro paese sono ancora peggiori di quelle che abbiamo dovuto subire durante l’estate 2024, visto che, per chi vive di turismo, offrire un soggiorno in una località dotata della Bandiera Blu è sicuramente uno strumento promozionale importante, soprattutto verso i turisti stranieri che prediligono i Comuni che ne sono dotati, cosa che non potrà più accadere”.
“Per poter ritornare ad avere la Bandiera Blu è necessario che l’Amministrazione metta in atto una serie di iniziative a livello ambientale, per le quali sono a sollecitare la redazione di un piano di interventi serio in modo da non doversi ritrovare, il prossimo anno, nelle stesse condizioni” conclude il consigliere Piercarlo Nervo.