"Mai con Genova matrigna" dicevano i sindaci del territorio i quando c'era stata la fusione del porto di Savona con quello di Genova. Ma è stato proprio il genovese Tomaso Boyer, che tra l'altro ha collaborato con l'amministrazione Russo per il percorso di partecipazione su Palazzo Della Rovere, l'artefice della vittoria di Pordenone come Capitale italiana della Cultura nel 2027.
Nel 2022 e 2023 con la sua "Percorsi paralleli" Boyer ha curato Frontespazio, iniziativa con cui era stato avviato "un lavoro di co-progettazione con i cittadini, per definire i contenuti, il senso e le funzioni da inserire nel nuovo Polo culturale che nascerà a Palazzo della Rovere, storico palazzo posto nel pieno centro della città". Concluso Frontespazio, la collaborazione si è chiusa e con la sua Itinerari Paralleli Boyer si è dedicato ad altri progetti, come quello della candidatura di Pordenone a Capitale della Cultura.
Pordenone ha vinto e si prepara a realizzare il progetto che sarà gestito dalla prossima giunta; infatti il sindaco Ciriani ha dato le dimissioni lo scorso anno per entrare nel Parlamento Europeo (la città andrà a elezioni il 13 e 14 aprile).
Savona, per il suo dossier, si è affidata a Paolo Verri, tra i più accreditati e artefice del successo di Matera Capitale Europea della cultura 2019, che si era occupato anche dei dossier di Piacenza (per il 2020), Volterra (Candidatura per il 2022), e come consulente di supporto per Rimini (candidatura per il 2026).