Attualità - 06 marzo 2025, 07:23

Stella, una targa in onore di Eugenio Pertini, deportato e ucciso in un campo di concentramento

Fratello del Presidente Sandro, ieri è stato ricordato dalla comunità 80 anni dopo la morte

Stella rende omaggio a Eugenio Pertini. Nel pomeriggio è stato infatti ricordato con il posizionamento di una targa il fratello dello storico Presidente della Repubblica Sandro, deportato nei campi di concentramento e ucciso nel lager di Flossenbürg il 20 aprile 1945.

Nell'aprile del 1944, mentre si trovava con la figlia in un ristorante di Genova, fu arrestato e portato alla "Casa dello Studente". Resistette agli interrogatori sotto tortura e, dopo qualche giorno, fu trasferito nel campo di Fossoli. Seguì la deportazione nel campo di Bolzano e, il 5 settembre 1944, la partenza per il lager di Flossenbürg. Qui Eugenio Pertini morì poco prima che i deportati fossero liberati dagli Alleati.

"È con grande emozione e profonda gratitudine che ieri ci siamo ritrovati per ricordare Eugenio Pertini, deportato politico a Flossenburg, e per rendere omaggio alla sua memoria. Un evento di grande valore che, come sempre, ci invita a non dimenticare le atrocità del passato, ma anche a riflettere sull’importanza della libertà, della dignità e della resistenza - dice il Sindaco Andrea Castellini - Innanzitutto, desideriamo esprimere il nostro sincero ringraziamento alla figlia di Eugenio, Diomira, per la sua presenza. La sua partecipazione a questo momento di commemorazione è un segno di rispetto e amore verso la figura di suo padre, e per noi è un privilegio essere al suo fianco in questo ricordo". 

"Un sentito grazie va poi a tutte le autorità civili e militari che hanno scelto di essere presenti. La vostra partecipazione testimonia un impegno collettivo a mantenere viva la memoria storica e a difendere i valori fondamentali che hanno reso possibile il nostro presente  - continua il primo cittadino di Stella - Un ringraziamento speciale alle associazioni, all'ANPI, all'ANED, all'Associazione Sandro Pertini, e naturalmente a tutti i cittadini che oggi sono venuti a rendere omaggio a Eugenio. La vostra presenza e il vostro impegno sono un segno di forza e coesione sociale, e ci ricordano che la memoria è un patrimonio che appartiene a tutti noi. Non possiamo dimenticare, inoltre, l'ANSPI e la Parrocchia per aver gentilmente concesso gli spazi interni, offrendo un luogo accogliente per questo incontro. La loro disponibilità ha reso possibile l'organizzazione di questo evento, e siamo grati per la loro collaborazione". 

"L'incontro di ieri a Stella, come ogni occasione in cui si celebra la memoria, è un’opportunità per non lasciare che il sacrificio e la sofferenza di chi ha vissuto e lottato per la libertà vengano dimenticati. È anche un richiamo a continuare a costruire una società più giusta, in cui valori come la solidarietà, il rispetto e la giustizia siano sempre al centro delle nostre azioni quotidiane - conclude Castellini - Ringraziamo ancora tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo evento e che continuano a tenere viva la memoria di Eugenio Pertini e di tutti coloro che hanno sofferto a causa della guerra e delle persecuzioni. Grazie di cuore a tutti voi per esserci e per il vostro impegno. La memoria non deve mai svanire, perché è attraverso di essa che possiamo guardare al futuro con speranza, consapevoli di quanto il passato ci insegni".

"Oggi ho avuto l'onore di assistere alla posa della targa in memoria di Eugenio Pertini.
Vorrei ringraziare Simone Falco e ANED per l'invito e per avermi dato la possibilità di ricordare la sfortunata vicenda di Eugenio, morto in un campo di concentramento il 25 aprile del '45, quando la guerra volgeva al termine ed in Italia si festeggiava la liberazione - il commento di Stefano Crescione, presidente dell' Anpi di Stella - Grazie per avermi fatto intervenire, nel ricordo non solo di chi è morto nelle stesse orribili circostanze, ma anche di chi ne è uscito vivo, pagando però per il resto della vita le brutalità subite ed a cui aveva assistito. Grazie ad Andrea, sempre presente e disponibile. Grazie a Silvia, onnipresente. Grazie a Diomira, figlia di Eugenio, per la presenza, per la sua dolcezza e per il suo meraviglioso e personale augurio.
Grazie soprattutto ad ANPI Stella per accompagnarmi in tutto questo.
Nella speranza che queste commemorazioni e ricordi non continuino a cadere nel vuoto e che l'uomo, prima poi diventi adulto... O che torni bambino". 

Luciano Parodi

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