"La Breast Unit non è un reparto di chirurgia dove si operano i tumori alla mammella. La Breast Unit è un modello organizzativo multidisciplinare".
La Breast Unit dell'Asl2 compie otto anni e lo fa come prima in Liguria ad avere ottenuto la Certificazione ISO 9001 del percorso e con i risultati degli indicatori certificati dal PNE (Programma nazionale esiti) allineati a quelli nazionali. Ne fanno parte tutte le figure professionali coinvolte nel percorso di diagnosi e cura: radiologo, anatomopatologo, chirurgo, oncologo, radioterapista, psico-oncologo, infermiere dedicato e data manager, oltre a quei professionisti che, secondo i casi, sono essenziali nel percorso come genetista, fisico, fisioterapista, medico nucleare e altre figure professionali.
Un'équipe multidisciplinare che segue le pazienti nell'intero percorso di cura. Dati: 269 le donne operate nel 2023, in base ai dati certificati PNE; 265 lo scorso anno.
"In base al PNE - spiega Marco Benasso, coordinatore della Breast Unit e direttore del Dipartimento oncologico dell'Asl2 - la percentuale della proporzione di interventi conservativi è del 67% e la media nazionale del 68%. Un altro indicatore che si evince dal PNE è la percentuale di ricostruzione immediata, pari al 63%, più alta della media nazionale che è del 53%. Un ulteriore indicatore è la percentuale di reinterventi a distanza di 90 giorni, pari al 6% su una media nazionale del 5%".
I dati del PNE (Piano nazionale esiti) aggiornati all'andamento del 2023 riportano che in Liguria, dal 2021 al 2023, è aumentato il numero di pazienti operati per tumore alla mammella in qualunque luogo (sia in Liguria che fuori regione), passando da 1750 interventi a 1913, con un aumento di circa il 9%. Questo potrebbe essere un indicatore indiretto di un aumento dell'incidenza.
"In Liguria sono cinque le Breast Unit - prosegue il dottor Benasso - e per ciò che riguarda la nostra, che ha compiuto otto anni il 1° febbraio, abbiamo avuto un progressivo aumento nel numero delle pazienti operate per tumore della mammella. Nel 2023, nella nostra Breast Unit, con sede all'ospedale San Paolo, sono state operate 269 donne; incremento perché, rispetto all'ultimo anno prima del Covid, che è stato un po' lo spartiacque perché le diagnosi sono state minori per vari motivi, l'ultimo anno, quando non c'era ancora la problematica Covid, sono state 236 le donne operate. Questo in parte anche perché abbiamo recuperato un certo numero di pazienti che andavano a farsi operare fuori Asl".
Nel 2024 sono state operate alla Breast Unit 265 donne. I dati non sono ancora certificati PNE (saranno certificati dopo verifica a livello regionale e nazionale per essere inseriti nel PNE che sarà pubblicato a fine 2025).
"C'è ancora una percentuale di donne che sceglie di farsi operare in altre istituzioni, la maggior parte in grossi centri fuori regione - conclude il dottor Benasso - La percentuale delle fughe è costante in tutte le Asl ed è intorno al 14%-15%. Di questo 14%, circa il 90% dei casi rientra nella Breast Unit per le cure successive. La cosa importante è che ogni anno facciamo un audit tra le donne che seguono tutto il percorso della Breast Unit tramite questionari e il voto: in tutti questi anni abbiamo avuto una votazione che va dall'8,8 a 9 su 10. Tra l'altro, il numero delle donne che ha elaborato il questionario è andato aumentando. Quando abbiamo iniziato nel 2018, i questionari elaborati erano circa 100 e nel 2023 siamo arrivati a 216. Questo significa che chi sceglie di rimanere si trova bene".