Quanto successo giorni fa in via Don Minzoni pone il tema della pericolosità di bus e auto elettriche per i non vedenti che non li sentono arrivare perché silenziosi. Secondo la normativa Ue, bus e auto elettrici dovrebbero avere un sistema sonoro quando viaggiano sotto ai 20 chilometri orari ma i mezzi di Tpl non ne sono dotati.
A sollevare il caso durante l'incontro di questa mattina in Provincia organizzata dall'Unione Italiana Ciechi e ipovedenti di Savona per la presentazione del progetto Leti Smart, è il presidente dell'associazione Andrea Bazzano.
"Una questione aperta per le persone non vedenti e ipovedenti è quella di auto e mezzi elettrici – ha detto Bazzano – Sono silenziosi e per chi non vede è difficile sentirli arrivare. In via Don Minzoni un non vedente ha rischiato di essere investito da un bus elettrico. Non lo ha sentito ed ha cercato di attraversare, per fortuna è stato colpito soltanto il bastone. Nessuno si è fatto male e l'autista è subito sceso per prestare aiuto ma quello dei motori elettrici è un problema. E Tpl ha acquistato 14 mezzi elettrici".
L’Unione Europea ha stabilito che le auto elettriche e i veicoli ibridi debbano emettere un segnale acustico quando viaggiano in retromarcia e in marcia avanti fino a una velocità di 20 km/h. La tecnologia AVAS è stata resa obbligatoria per tutte le auto prodotte a partire da luglio 2021, con la Decisione UE ECE R138.
Con questo segnale i non vedenti possono sentirli arrivare e decidere quando attraversare. "La normativa è chiara - ha spiegato Sergio Prelato, consigliere nazionale di Uici – i mezzi elettrici devono essere dotati di questo sistema sonoro, altrimenti non sono a norma".
"Sono in Uici da 15 anni – ha aggiunto Bazzano – e per quanto riguarda i trasporto pubblico è sempre stata una battaglia, con i vari vertici, che ha sempre dato pochi frutti. Ma il nostro impegno deve essere costante, anche a piccoli passi e dobbiamo lavorare tantissimo".
"Al momento i mezzi, che abbiamo acquistato su una piattaforma nazionale, non hanno questo sistema – dice il direttore di Tpl Gianpaolo Rossi – Con l'Unione italiana ciechi e ipovedenti abbiamo delle interlocuzioni in atto per vedere di migliorare il servizio e affronteremo anche questo aspetto".
Ma un altro problema per i non vedenti sono le bici elettriche e i monopattini che sfrecciano su marciapiedi e strade e non si sentono arrivare. All'incontro di questa mattina, organizzato dall'Unione italiana ciechi e ipovedenti sezione di Savona, erano stati invitati alcuni enti locali e Tpl ma senza risultato (l'amministrazione comunale di Savona aveva comunicato di essere impossibilitata perché era stata programmata la giunta).