E' firmata da Manuel Meles (5Stelle), Fabilo Orsi (Pensiero Libero.zero), Renato Giusto (FdI), Maurizio Scaramuzza (Lega), Angelo Schirru (Lista Schirru Sindaco), Luca Aschei (Andare Oltre) e Piero Santi (Insieme per Savona) , la richiesta di una convocazione consiliare su Tpl dopo la presentazione del piano aziendale ampiamente contestato dalle organizzazioni sindacali.
“Considerando il probabile taglio del servizio di trasporto pubblico e ipotizzato l'aumento tariffario -scrivono le opposizioni- richiediamo l'audizione del sindaco e degli assessori competenti, del presidente del cda e del direttore generale di Tpl Linea, delle Rsu al fine di approfondire il piano industriale di Tpl, le prospettive di sviluppo aziendale , iniziative ed interventi previsti per potenziare il servizio sul territorio comunale”.
“Dopo la formidabile capovolta del sindaco che attacca il direttore generale di TPL, che secondo lui doveva essere la panacea di tutti i mali- dice Fabio Orsi - e attacca il piano industriale dell’azienda come se non lo avesse né visto né sentito prima, solo dopo che i sindacati sono saliti sulle barricate, appare doveroso che insieme ai vertici di Tpl venga a dare qualche chiarimento. Abbiamo chiesto la convocazione di una commissione ad hoc affinché vi sia un confronto alla luce del sole”.
“Anche la maggioranza lo ha fatto ma, guarda caso- conclude Orsi - non chiede neppure che sia presente il sindaco per non metterlo in difficoltà. Non ci dimentichiamo che di questo nuovo piano industriale che dovrebbe dare nuova linfa al trasporto pubblico locale, la Giunta parla ormai da anni come il completamento delle funamboliche scelte in tema di viabilità”.
"Il nuovo piano industriale di TPL prevede tagli alle corse e aumenti tariffari. Non ci stupisce che il sindaco l’abbia appoggiato, ma ci preoccupa profondamente: con questa scelta smentisce se stesso e la sua maggioranza, che a parole dicono di voler incentivare l’uso del trasporto pubblico - è invece il pensiero di Manuel Meles e Federico Mij del M5S - Come se non bastasse, dopo le critiche dei sindacati, il primo cittadino ha fatto improvvisamente marcia indietro, rinnegando il piano che fino a pochi giorni fa lodava. Non solo: per giustificare il dietrofront, ha preso le distanze dallo stesso CdA e dal Direttore Generale che lui stesso ha voluto e scelto. Dopo aver chiuso vie cruciali del centro e blindato le nomine ai vertici di TPL, il sindaco ha avuto l’occasione di incidere positivamente sul futuro del trasporto pubblico, e cosa ha fatto? Ha avallato un piano che peggiora il servizio, aumenta i costi per i cittadini e penalizza fortemente i dipendenti. Ora, nel giro di poche ore, passa dall’applaudire il CdA al criticarlo ferocemente, facendo finta di nulla sulle dichiarazioni di lode rese al momento dell’annuncio del piano".
"Per questi motivi, insieme al resto dell’opposizione, abbiamo richiesto una seduta di commissione alla loro presenza, chiedendo un assunzione di responsabilità da parte di tutti i soggetti e un impegno a fare marcia indietro. Tornare sui propri passi non è un errore, ma un cambio di rotta così contraddittorio e improvviso richiede spiegazioni urgenti al Consiglio comunale. Su una cosa, però, siamo certi: la tanto sbandierata mobilità 'green' è solo propaganda. L’unico risultato concreto, finora, è un peggioramento delle condizioni, attuali e future, del diritto alla mobilità dei savonesi. Questo piano va stracciato immediatamente" concludono gli esponenti pentastellati.