Attualità - 27 gennaio 2025, 20:25

Savona, progetto per il riempimento della valletta del rio Erxo a Maschio. Il Wwf non ci sta: "Opera del tutto inaccettabile"

Verrebbero posizionate terre e rocce di scavo della linea ferroviaria Andora Finale e della realizzazione dell'Aurelia Bis. La contrarietà dell'organizzazione di protezione ambientale savonese

In allegato l'estratto dal progetto rendering

In allegato l'estratto dal progetto rendering

"Nel Comune di Savona, in località Maschio, è stato depositato presso la Regione Liguria Settore Valutazione di Impatto Ambientale, il progetto 'Intervento di messa in sicurezza e riempimento della valletta del rio Erxo', di fatto un intervento non necessario dal punto di vista della sicurezza geomorfologica e idraulica, pare bensì con tutt’altro scopo".

A dirlo è il Responsabile Tutela del Territorio del Wwf Savona Marco Piombo che ha lanciato l'allarme sull'intervento sulle alture del comune capoluogo.

“L'intervento di sistemazione morfologica della porzione terminale dell’incisione valliva si rende necessario al fine di poter consentire la messa in posto, gradatamente e per fasi, dei materiali di risulta prevalentemente costituiti da terre e rocce da scavo e materie prodotte da demolizione e costruzione provenienti dalle innumerevoli opere pubbliche che interessano la litoranea savonese, come il completamento della linea ferroviaria Andora-Finale e terre e rocce provenienti dalla realizzazione dell'Aurelia Bis Albisola-Savona” viene spiegato nel progetto.

"Praticamente, si intende creare un grosso riempimento ( discarica?) in un area naturale boscata attraversata da un rio che confluisce nel torrente Lavanestro, affluente del Letimbro. Il WWF Savona è molto preoccupato dal rischio e dalla progressiva distruzione dell’ambiente boschivo e del patrimonio di biodiversità, con molteplici motivazioni economiche - puntualizzano esprimendo la propria preoccupazione dall'organizzazione di protezione ambientale savonese - L’abbancamento di rifiuti che costituisce l’elemento principale della proposta consiste nella realizzazione di un rilevato con volume totale di circa 640.000 m³ su una superficie di 30.000 m² (grande come 3 campi di calcio). Il tratto del rio ri-convogliato è lungo circa 350 metri. Per consentire il conferimento dei materiali, è prevista la realizzazione di una pista di arroccamento con lunghezza di circa 250 metri, che sarà sviluppata progressivamente in funzione della quota raggiunta dal rilevato. L’intento del progetto è di creare un deposito con i principali elementi dimensionali, evidenziando la sproporzione tra l’abbancamento e il profilo sottostante".

Estratto dal progetto

"II Progetto introduce una massa di materiale estraneo alla zona, diverso come composizione e con potenziale instabilità ad esempio in condizioni di forte pioggia, non infrequente nell’odierna transizione climatica. La zona attualmente ha vegetazione boschiva, non è costruita né degradata come si nota dalla documentazione fotografica progettuale; ospita alberature boschive che vanno dal castagno alla lecceta agli arbusti di tipo mediterraneo, ed è individuata dal piano territoriale di Coordinamento Paesistico come area non insediata dove l'obiettivo della disciplina è quello di mantenere sostanzialmente inalterati quei caratteri che definiscono e qualificano la funzione della zona in rapporto al contesto paesistico e di assicurare nel contempo, in termini non pregiudizievoli della qualità dell'ambiente - continuano dal WWF Savona - Non è pertanto consentito aprire nuove strade di urbanizzazione, nè costruire nuovi edifici, attrezzature ed impianti ad eccezione degli interventi specificamente volti al conseguimento degli obiettivi sopra indicati, purché non alterino in misura paesisticamente percepibile lo stato dei luoghi. Non vengono analizzati i devastanti impatti che avrebbe su tali ambienti dovuti alla creazione del mega riempimento, al transito dei mezzi necessari, al deposito di materiali estranei… Estratto dal progetto".

"Ben diversa risulta la condizione finale dovuta al progetto: si asporta la vegetazione, si effettuano vari interventi in preparazione alla posa dei materiali di risulta, si costruisce una strada e le necessarie opere per lo smaltimento dell’acqua con profonde modifiche del territorio e del rio. Vista l’ampiezza dell’area e la durata delle fasi di deposito dei materiali si teme anche l’aumento di traffico, rumore e polveri nella zona, anche per la vicinanza di un piccolo centro abitato che si trova alla base del riempimento (nelle foto in allegato si nota lo stato attuale, e il rendering della quinta fase) - conclude Marco Piombo, Responsabile Tutela del Territorio del Wwf Savona - Il WWF Savona ritiene che l’opera prevista dal progetto sia del tutto inaccettabile avendo un impatto negativo sull’ambiente e gli agglomerati insediativi della zona interessata. Il WWF chiede agli enti competenti se è stata data ampia informazione alla popolazione interessata, e chiede se il progetto è stato condiviso con il Comune di competenza".

Luciano Parodi

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