A Boissano il Comitato Beallu Buinzan, che già due volte aveva contattato l’amministrazione comunale per sollecitare interventi per la sicurezza e il decoro del territorio senza però ottenere risposta, ha deciso di rivolgersi all'ex sindaco Rita Olivari.
"Ad oggi nessun riscontro è stato fornito circa l’istanza che il comitato Beallu Buinzan ha inviato il 12 settembre 2024, oramai quattro mesi fa, al sindaco ed ai consiglieri del comune di Boissano circa le condizioni delle strade e della pubblica illuminazione ritenute preoccupanti e pericolose da numerosissimi abitanti del paese, né si è avuta risposta alla ulteriore richiesta inviata dallo stesso il 04 dicembre '24 - evidenziano dal comitato - A quanto sopra si aggiunge che, purtroppo, continuano ad essere segnalati ulteriori potenziali pericoli dovuti a fondi stradali sconnessi ed a zone prive di illuminazione che, unitamente alle notizie di numerosi furti in abitazioni, aumentano la preoccupazione".
"Ritenendo che sia di interesse diffuso ricevere una risposta che possa tranquillizzare la collettività fornendole un chiaro quadro della situazione, con quindi delle prospettive e delle rassicurazioni, il comitato, nel ringraziare il Difensore Civico Regionale per l’interessamento alla problematica che ha portato ad un suo sollecito a riguardo, si rivolge con questa istanza non solo al sindaco pro tempore ma anche al precedente confidando che lo spirito di servizio che il ruolo richiede possa mantenersi anche oltre al termine dell’incarico stesso" la chiosa di Beallu Buinzan.
All'ex prima cittadina, in carica dal 2007 al 2022, il comitato ha quindi sottoposto il problema dell’illuminazione pubblica, ritenuta ormai inadeguata e caratterizzata da frequenti disservizi, secondo quanto segnalato dai residenti.
"La questione illuminazione e quindi contratto con Beghelli è stato sicuramente un argomento sempre molto spinoso - si legge nella risposta di Olivari al comitato - eravamo stati 'indotti in tentazione' visto che altri Comunii avevano sottoscritto un contratto analogo (esempio Pietra Ligure) e devo dire che in un primo periodo, quando sono stati sostituiti gli apparecchi illuminanti di proprietà del Comune (art. 1), ne eravamo piuttosto contenti; ma, come nelle più belle storie la luna di miele finisce e sono iniziati i problemi e con quelli le nostre recriminazioni".
"Premetto che, benché nel contratto (art. 1.1.2) fosse previsto, cercavamo di raggruppare le problematiche (luci spente) perché l'intervento del manutentore non avvenisse quotidianamente ma almeno due volte la settimana - ha fatto sapere ancora la ex prima cittadina - ma, a seguito dell'accumularsi delle problematiche a cui l'assessore Gianni Volpe stava dietro ogni giorno abbiamo, o meglio ha, iniziato a scrivere alla Beghelli sottolineando le inadempienze contrattuali che di seguito, in forme semplificativa vi elenco: Beghelli non ha mail inviato i dati per la verifica dell'effettivo risparmio come da art. 5.2 benché più volte sollecitati; la centrale operativa che dovrebbe avere sempre sotto controllo le problematiche tanto operativa non é (non so se questo sia possibile avendo spento la metà dei lampioni); il manutentore aveva le segnalazioni da noi e non dalla Beghelli stessa come sarebbe dovuto essere".
"A seguito di queste indicazioni - ha quindi spiegato Olivari - eravamo sul procinto di inviare, tramite avvocato, una richiesta danni (come previsto dall'art. 11) che potrebbe essere perseguita anche oggi e per questo, se non si trovasse come documentazione in Comune, inviare una tabella (sempre fatta dal Gianni Volpe) che indica quali reali risparmi sono stati ottenuti fino ad ora ma ad impianto totalmente acceso".
La risposta del'ex sindaco boissanese al comitato si è conclusa con una considerazione: "Il servizio d'illuminazione pubblica è considerato servizio locale indispensabile ai sensi del D.M. 28 maggio 1993 (G.U. n. 145 23/06/93) e pertanto questo servizio non può essere interrotto per nessun motivo".