Attualità - 16 gennaio 2025, 15:27

Savona, Di Tullio (Sunia) sulla Commissione per la casa: "Gli interessati non coinvolti, ma siamo sempre disposti a collaborare"

Il segretario del sindacato lancia alcune proposte, come una forma mutualistica di garanzia tra proprietari e inquilini con la regia del Comune e un'analisi della situazione affitti da cui avviare una discussione

Savona, Di Tullio (Sunia) sulla Commissione per la casa: "Gli interessati non coinvolti, ma siamo sempre disposti a collaborare"

"Sono rimasto molto sorpreso che siano state convocate le due Commissioni congiunte per parlare di Consulta per la casa senza audizione degli interessati. Evidentemente il sindaco e l'assessore competente hanno piacere di parlare tra di loro. In altre parole, se le cantano e se le suonano da soli".

Sulla gestione della Commissione riunita martedì scorso per parlare del problema degli alloggi, la posizione di Livio Di Tullio, ex vice sindaco della giunta Berruti e attuale segretario del Sunia, converge con quella di Fabio Orsi, schierato da tutt'altra parte politica. 

Di Tullio vive ogni giorno questa realtà, tramite le persone che chiedono aiuto al Sunia per sfratti e problematiche abitative.

"Se davvero il problema è così rilevante, come è, anche per l'amministrazione- spiega Di Tullio - noi avevamo chiesto di convocare e coinvolgere il Consiglio Comunale in una discussione politica istituzionale sulla questione e da lì partire per svolgere un rapporto. Registro che gli amministratori patiscono nel convocare il Consiglio comunale e preferiscono discutere tra di loro le cose". 

Toltosi il sassolino dalla scarpa Di Tullio va poi oltre e lancia un appello all'amministrazione Russo, per un approccio pratico alla questione, pur riconoscendola complessa, articolata e con mille sfaccettature.

- Cosa chiedete e proponete come Sunia all'amministrazione?

"Leggendo e ascoltando parzialmente quanto detto in Commissione, credo siano emersi spunti su cui lavorare. Noi siamo naturalmente a disposizione dell'amministrazione comunale. Quando vorrà fare una discussone più pregnante sull'argomento siamo felici e disposti a condividerla".

- Grande responsabilità è stata attribuita a Regione e Stato che recentemente ha tagliato le risorse per gli enti locali sulle agevolazioni per gli affitti. Pare che l'amministrazione possa fare poco.

"Non è vero che gli enti locali non possono fare nulla. Ci sono amministrazioni che attuano politiche collaterali, vedi Firenze o Roma, che forse non risolvono il problema alla radice ma agiscono. Ho chiesto di convocare il consiglio comunale su questo tema approfondirlo e discuterne, perché delle case in affitto non si sa nulla". 

- Cioè?

"Non ci sono dati organizzati sulle case in affitto, su quale sia la situazione aggiornata a Savona. Per questo ho chiesto di riunire il Consiglio, sarebbe un'assunzione di responsabilità dell'amministrazione. La questione della casa in affitto è condizionata da situazioni oggettive e soggettive. Gli sfratti sono una minima percentuale per morosità, la maggior parte sono per finita locazione; in quelli che finiscono per morosità bisogna vedere quali sono per morosità incolpevole". 

- Quali potrebbero essere le soluzioni che l'amministrazione può adottare?

"Finchè le aveva dallo Stato, il Comune erogava risorse per la morosità incolpevole. Come sindacato diciamo: facciamo una forma mutualistica di garanzia. Inquilino e proprietario che stipulano un contratto con canone d'affitto concordato pagano una piccola cifra mensile, si coinvolgono gli enti locali a costituire un premio e, se l'inquilino si trova in situazioni di difficoltà a pagare l'affitto, difficoltà certificabili, questa assicurazione interviene per un certo periodo paga il canone di locazione o una parte. La Regione  attraverso la Filse ha creato un fondo di garanzia per i proprietari che non ricevono l'affitto, ma la condizione per accedervi è avere avviato una procedura di sfratto. Bisogna intervenire prima". 

- Gli oneri di urbanizzazione di un progetto come quello di Binario Blu andrebbero utilizzati per l'edilizia residenziale pubblica come fatto per il Crescent, tra l'altro operazione della giunta Berruti?

"Sul residenziale c'è una visione politica e ideologica difficile da superare. Ora al privato si chiede un palaeventi".

- Su richiesta dell'opposizione l'amministrazione ha detto che non è possibile abbassare l'Imu per incentivare i proprietari ad affittare.

"Sull'Imu i contratti a cedolare secca a canone concordato possono avere un'agevolazione. Di legge pagano il 75%, nulla vieta che il Comune di Savona decida che invece paghino meno. Che non si possa fare niente è discutibile. Si tratta solo di parlarne".

- Anche a Savona sempre più proprietari passano dall'affitto alla gestione della casa ad uso turistico e ritengono che se Savona diventasse Capitale della cultura, con relativo incremento del flusso turistico, avranno un buon ritorno. Il sistema reggerebbe?

"Se Savona dovesse vincere arriverebbero importanti risorse, e sarebbe un bene per la città, ma cosa succederà in termini di affitti? La situazione esploderà e quella delle case vacanze diventerà una cosa ingestibile. Un'amministrazione lungimirante dovrebbe porsi anche questo problema".

Elena Romanato

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