Attualità - 09 gennaio 2025, 08:12

Albenga, oltre 5.000 interventi chirurgici nel 2024, il sindaco: “L’ospedale è indispensabile, si abbandoni il progetto di partenariato pubblico-privato”

Molti operatori, tra chirurghi, tecnici e ferristi si sono spostati al Santa Maria di Misericordia. Il primo cittadino Riccardo Tomatis: “Ha tutte quelle attività da utilizzare come funzionali all’apertura di un pronto soccorso”

Albenga, oltre 5.000 interventi chirurgici nel 2024, il sindaco: “L’ospedale è indispensabile, si abbandoni il progetto di partenariato pubblico-privato”

Sono stati più di 5.000 gli interventi chirurgici effettuati nel 2024 nelle sale operatorie dell’ospedale Santa Maria di Misericordia.

“C’è la risposta a quelle che sono sempre state le nostre più ferme considerazioni, ovvero che non si può fare a meno dell’ospedale di Albenga e che non ci deve essere un partenariato pubblico-privato – afferma il sindaco e medico Riccardo Tomatis, in prima linea ormai da tempo con il comitato ‘Senza Pronto Soccorso si Muore’ -. Questo emerge in modo chiaro, quando si effettuano più di 5.000 interventi chirurgici in un anno. È vero che tra questi sono inclusi gli interventi di terapia del dolore, ma si tratta comunque di numeri elevati”.

“Gli operatori, tra medici chirurghi, tecnici e ferristi, considerano Albenga una sede ideale dal punto di vista professionale. Altrimenti, non avrebbero scelto di spostarsi. Di fatto, si è verificata una vera e propria migrazione verso il nostro ospedale. In parte perché il Santa Corona è attualmente oggetto di interventi di riqualificazione, ma non solo. Questo dimostra, una volta di più, quanto sia indispensabile il presidio ospedaliero che stiamo difendendo con determinazione. “.

Nell’arco del 2024, nelle sale operatorie del nosocomio ingauno è stata programmata una rotazione degli interventi che riguardano diverse specialità: chirurgia della mano, oculistica, ortopedia e traumatologia, ortopedia e traumatologia a indirizzo protesico e terapia del dolore che, pur non essendo un intervento chirurgico a tutti gli effetti, va effettuato nella sede opportuna.

“Il fatto che qui si possano fare questi interventi significa che la struttura è attrezzata con tutti quei servizi che potrebbero essere di supporto al pronto soccorso che chiediamo da tempo – aggiunge Tomatis -. Non sarebbe possibile un’attività chirurgica di un certo tipo senza una cardiologia, una rianimazione, un laboratorio, ovvero tutte quelle attività da utilizzare come funzionali all’apertura di un pronto soccorso. Ma c’è la mancata comunicazione su quanto sta succedendo. Sembra che la parte politica non voglia far sapere quanto stia funzionando il Santa Maria di Misericordia. Io – sottolinea - sono soddisfatto della scelta fatta dall’Asl, anche se pochi ne parlano”.

Secondo il primo cittadino di Albenga, l’attività e i dati basterebbero per mettere in discussione la scelta politica di farne una struttura in partenariato pubblico-privato. “Lo abbiamo sempre sostenuto: questo ospedale deve essere utilizzato per com’è. Inoltre, ma non meno importante, la struttura più nuova della Liguria non può essere ceduta ai privati. Ai privati, al limite, cedi una struttura in difficoltà e a fronte della concessione, chiedi che venga riqualificata. La decisione andrebbe ripensata”, conclude Riccardo Tomatis.

Maria Gramaglia

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