Politica - 07 gennaio 2025, 15:45

La Regione dice no al rigassificatore. Bucci: "450 milioni da spendere per niente, al Governo ci sono persone intelligenti"

La "palla" passa al Governo. L'ex presidente Toti difende la sua linea: "Aspetto trepidante le proteste contro il caro bollette di chi manifesta contro rigassificatori, pale eoliche, dighe! Se protestare producesse calore, saremmo imbattibili"

La Regione dice no al rigassificatore. Bucci: "450 milioni da spendere per niente, al Governo ci sono persone intelligenti"

“La Regione dice di no, quindi non va avanti. Sono 450 milioni da spendere per niente, al Governo ci sono persone intelligenti”.

Questo le parole del presidente della Regione Liguria Marco Bucci dopo il voto all'unanimità in consiglio regionale alla mozione contro il progetto per il posizionamento della nave rigassificatrice Italis Lng a 4 km dalla costa di Vado Ligure e a 2.9 km da Savona.

Una presa di posizione politica forte che va dietro ad una linea contraria alla collocazione annunciata a più riprese in campagna elettorale dal neo Governatore ligure. Che è andata in contrasto con l'apertura alla collocazione nel savonese della nave in arrivo da Piombino nel 2026 dell'ex presidente ed ex commissario straordinario Giovanni Toti.

Poi dopo le sue dimissioni a causa dell'inchiesta giudiziaria per corruzione, era arrivato un dietro front da parte delle forze politiche che lo sostenevano.

Una linea che però lo stesso Toti sta continuando a difendere.

"Un miliardo e mezzo di euro in più. Tanto pagheranno le imprese italiane l’aumento del gas! Aspetto trepidante le proteste contro il caro bollette di chi manifesta contro rigassificatori, pale eoliche, dighe! Se protestare producesse calore, saremmo imbattibili" ha detto l'ex Governatore su X.

Ora quindi toccherà al Governo e al Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin fare le valutazioni del caso con una procedura ancora aperta. Tra una nave che come da accordi con il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani dovrà andare via da Piombino nel 2026 e la Liguria che ha tirato su gli scudi grazie anche ad una mobilitazione di popolo praticamente senza precedenti.

Luciano Parodi

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