Attualità - 02 gennaio 2025, 10:57

Soccorso alpino Liguria, il bilancio del 2024: "478 interventi, in linea con l'anno precedente"

L'identikit del soggetto soccorso più volte è un uomo italiano, escursionista tra i 50 e i 70 anni, caduto

Soccorso alpino Liguria, il bilancio del 2024: "478 interventi, in linea con l'anno precedente"

Escursionista italiano, uomo tra i 50 e i 70 anni. Motivo dell'intervento? Caduta.
Eccolo l'identikit del soggetto per cui il soccorso alpino e speleologico Liguria è intervenuto più volte nel corso del 2024 appena concluso.

In totale, gli interventi nell'ultimo anno solare sono stati 478, in linea con il passato (nel 2023 erano stati 482). I motivi per cui i tecnici sono intervenuti hanno a che fare, per oltre il cinquanta per cento dei casi, con cadute, perdite dell'orientamento e malori. Tuttavia, alcuni interventi hanno riguardato persone in difficoltà sulla neve per valanghe o perdita dell'orientamento.

Nel 42% dei casi, le persone soccorse erano escursionisti. Seguono i bikers (soprattutto nella zona del Finalese, sempre più patria di questa disciplina) e i cercatori di funghi. Non sono mancati nemmeno interventi per persone che praticavano l'arrampicata, attività in cui gli incidenti possono essere anche molto gravi.

Il 38% delle persone soccorse aveva un'età compresa tra i 50 e i 70 anni. Gli uomini sono stati di gran lunga più soccorsi delle donne: 69% contro 31%.

Gli interventi del Soccorso alpino e speleologico Liguria nel 2024 sono stati, in prevalenza, in aiuto di cittadini italiani. Tuttavia, anche altre nazionalità sono ben rappresentate, a testimonianza della vocazione turistica della regione: in ordine, tedeschi, francesi, svizzeri e americani.

La stazione del Soccorso alpino più impegnata è stata quella della Spezia. A seguire, Tigullio, Finale Ligure, Savona e Genova. Anche le altre stazioni, però, sono state sempre pronte a intervenire, anche per eventi difficili: la valanga di Monesi, a marzo, per Pieve di Teco, ma anche altre per Ventimiglia.

In totale, in Liguria operano circa 270 tecnici: "Volontari, altamente specializzati e costantemente aggiornati – sottolinea Roberto Canese, presidente regionale del Soccorso alpino –. Siamo presenti in ogni angolo della Liguria e interveniamo in territori impervi. La nostra regione si è confermata molto frequentata anche nell'anno appena concluso. Il picco di persone che frequentano l'entroterra o i sentieri, anche vicini al mare, dopo il Covid prosegue. Lavorando anche sull'informazione, notiamo un miglioramento della sensibilizzazione delle persone sulle buone pratiche, anche solo per una semplice passeggiata. Ma è chiaro che si può fare sempre meglio".

Fra le altre attività del Soccorso alpino e speleologico Liguria nel corso del 2024, vale la pena ricordare l'introduzione di tecnici specializzati nella ricerca con droni, ma anche interventi fuori regione: "Siamo stati tre volte in Emilia per aiutare le popolazioni alluvionate – dice ancora Canese –. Il nostro gruppo speleo è stato impegnato nelle difficili operazioni di recupero di una speleologa recentemente in una grotta della Bergamasca".

Da notare anche l'attività benefica, in particolare della stazione di Savona. Grazie a una joëlette, una carrozzina elettrica donata dal Rotary Club di Savona, è stato possibile organizzare alcune uscite nell'entroterra della zona con persone affette da disabilità motoria.

Redazione

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