Albenga ha in progetto la riqualificazione di Palazzo Oddo. Tra gli altri interventi, trasformerà in museo la mostra temporanea “Magiche Trasparenze” che espone il famoso “Piatto Blu”.
La voce di spesa di 200mila euro è stata inserita dall’Amministrazione comunale tra gli interventi da realizzarsi nel corso del 2025. Il progetto è già stato candidato all’avviso pubblico indetto dal Ministero dell’Interno, Direzione Centrale Finanza Locale, per l’assegnazione del fondo per l’anno 2021 a sostegno delle piccole e medie città d’arte e dei borghi particolarmente colpiti dalla diminuzione di flussi turistici, dovuta all’epidemia di Covid-19. Attualmente è in graduatoria e l’amministrazione comunale conta di riuscire ad ottenere il finanziamento necessario a realizzare l’intervento.
“Questa misura, se diverrà esecutiva, risolverà l’annosa questione della mostra temporanea ‘Magiche Trasparenze’, trasformandola in museo e trasferendo la biglietteria dal primo piano all’ingresso di Palazzo Oddo”, spiega il sindaco Riccardo Tomatis.
Il progetto punta a un riallestimento completo degli spazi fino alla sala del “Piatto Blu”, per valorizzare i reperti storici unici di Albenga e rendere l’offerta museale più accattivante. È previsto che la biglietteria venga spostata al piano terra, per ottimizzare gli spazi e migliorare l'accoglienza. Nella sala saranno collocate librerie girevoli con libri tematici sulla città e sul museo, acquistabili dai visitatori. Il piano superiore sarà accessibile tramite una scalinata o l'ascensore nella corte interna, con un percorso espositivo articolato in 15 ambienti. Sei sezioni racconteranno la storia di Albenga, dai Liguri Ingauni alla sua rinascita come sede episcopale in età tardoantica (V secolo d.C.), incentrando l'esposizione sul ruolo della città e del territorio in età romana.
“È un bel progetto che vede anche la trasformazione della mostra ‘Magiche Trasparenze’ in museo – afferma il presidente della Fondazione Oddi Roberto Pirino -. L’innovazione e la modernità renderanno maggiormente fruibile e visibile il nostro patrimonio storico che ha grandissime potenzialità. Senza contare che potrà esserci più spazio per i reperti che sono ancora custoditi e mai esposti. È importante per tutti capire meglio la vita di chi ci ha preceduto, si può apprendere tanto anche attraverso gli utensili che usavano e a Palazzo Oddo c’è un percorso straordinario che vale davvero la pena visitare”.