"La maggioranza ha cambiato idea e siamo soddisfatti del fatto che la nostra proposta di formalizzare le dichiarazioni fatte nel corso di queste settimane sia stata accolta. Quindi, il 7 gennaio si procederà in questa direzione". È questo il commento del consigliere regionale del Pd, Andrea Orlando, a margine del Consiglio regionale odierno, dove l'opposizione ha presentato un ordine del giorno contro il progetto riguardante il rigassificatore.
"Tuttavia, siamo anche preoccupati per un aspetto: leggendo l'ordine del giorno della maggioranza, si nota che viene indicato che la scelta del commissario deve ricadere su una persona autorevole e competente, il che è abbastanza scontato, ma anche su una persona che conosca adeguatamente il territorio di Savona. Ora, se non si intende procedere con il rigassificatore a Savona, che senso ha che il commissario debba essere un conoscitore della provincia?".
"Speriamo, quindi, che da qui al 7 gennaio si possano superare eventuali ambiguità o riserve mentali, perché quell'indicazione non rassicura particolarmente. Anzi, sembra in contraddizione con la volontà dichiarata di mettere la parola 'fine' a questo progetto. Ci aspettiamo che vengano fatte dichiarazioni chiare anche sull'abolizione della figura commissariale o, almeno, sul fatto che il commissario non debba essere espressione della Regione o del nostro territorio. Fino a quando questo punto non sarà chiarito, rimane il rischio che il governo, in maniera surrettizia, tenti di portare avanti l'intenzione originaria".
La figura del commissario per il rigassificatore, tra l'altro, pare sia l'unica che non è passata di mano con la fine dell'era Toti: "Su questo è necessario un chiarimento. A quanto sembra, il ruolo non è stato revocato, ma attendiamo conferme ufficiali da chi ha istituito il commissariamento", conclude Orlando. "Approfittando delle mie ultime ore da parlamentare, presenterò un’interrogazione per chiarire lo stato dell'arte".