Sono fermi da metà ottobre i cantieri per la sistemazione dei sottoservizi, in particolare delle tubazioni del gas, previsti in funzione dell'ampliamento dell'argine del Letimbro, che prevede la creazione di un “orecchio” a monte del ponte di Santa Rita.
A inizio ottobre, gli operai hanno aperto il cantiere in corso Ricci, nella zona della ex squadra rialzo, per effettuare interventi sulle tubature del gas. Tuttavia, poco dopo la metà di ottobre, i lavori si sono fermati, lasciando parte del marciapiede e della ciclabile occupati dal cantiere, con il ponte ridotto a una sola corsia.
Lo stop è dovuto al ritrovamento di alcuni reperti storici emersi durante i lavori, per i quali si attende il pronunciamento della Soprintendenza. Situazioni simili si erano già verificate durante un precedente intervento di sistemazione del ponte, anni fa, quando erano stati rinvenuti i resti dell'antico ponte delle Casse.
“Durante l'intervento sulle tubature del gas – spiega l'assessore ai Lavori Pubblici Lionello Parodi – sono stati trovati dei resti e, in questi casi, è obbligatorio fare una segnalazione alla Soprintendenza. Attendiamo il loro pronunciamento per poter riprendere i lavori”.
I lavori di messa in sicurezza del Letimbro riguardano due tratti: quello tra il ponte autostradale e il ponte di Lavagnola, e quello dal ponte di Lavagnola al ponte di Santa Rita. Questi interventi fanno parte di un piano di attuazione del Piano di Bacino del torrente, avviato nel 2008 ma non completato per vari motivi.
L'amministrazione dell'epoca aveva previsto che il tratto di ampliamento nello spazio di Binario Blu sarebbe stato realizzato in breve tempo, nell'ambito del progetto di riqualificazione di piazza del Popolo. Successivamente, era partita una prima parte dei lavori, che però aveva riguardato solo l'argine a valle del ponte di via Luigi Corsi. Ora, per completare l'intervento, è necessario procedere con l'allargamento dell'argine a monte del ponte di via Luigi Corsi.