Una richiesta di proroga per effettuare approfondimenti per terminare poi la fase di due diligence.
A presentarla una delle due aziende interessate allo stabilimento Sanac di Vado.
Lo scorso 24 ottobre dopo il via libera da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy con l'ammissione alla seconda fase dell'italiana Ettore 1910 e la canadese The Grossi Group era scattata la fase legata alla due diligence che avrebbe dovuto concludersi ieri. Ma con la richiesta di proroga il termine è stato spostato di un mese, al 10 gennaio.
Da quella data in poi se ancora interessati potranno formulare un'offerta vincolante.
Successivamente potrebbe esserci una o più fasi di rilancio in cui potranno essere invitati tutti o parte degli offerenti. Infine spazio all'aggiudicazione della procedura sulla base della migliore offerta vincolante ricevuta e sottoscrizione della documentazione contrattuale di vendita.
Le due aziende avevano inviato la loro manifestazione d'interesse all’acquisizione dei complessi aziendali di Sanac, la società leader nel settore dell’estrazione, produzione e commercializzazione di materiali refrattari, attualmente con una occupazione di oltre 260 addetti complessivi.
Il bando si era chiuso lo scorso 20 settembre - in contemporanea con quella per la vendita di Ilva - e riguarda l'acquisizione di tutti i complessi aziendali gestiti dalla società. Tra questi anche quello vadese oltre agli stabilimenti di Assemini, Gattinara, Massa.
L'azienda italiana, già nell'indotto di Acciaierie d'Italia, si occupa della costruzione, il rifacimento e la manutenzione refrattaria di batterie forni a coke, le saldature delle ceramiche delle pareti dei forni a coke, altoforni, cowper e campi di colata, convertitori acciaierie, forni fusori elettrici, impianti di degasaggio, forni riscaldo a spinta ed a longheroni, forni di zincatura a caldo orizzontali e verticali. Grossi Group invece è una società privata canadese che possiede e gestisce diversi fornitori leader di prodotti e servizi industriali.
Per cinque volte i bandi di gara erano andati deserti e nel maggio 2024 gli amministratori straordinari, avevano pubblicato la manifestazione d'interesse, per provare nuovamente a vendere la società attiva nel settore dell'estrazione, la produzione e commercializzazione di materie prime e materiali refrattari.
I Commissari quindi avevano proceduto ad nuova preliminare valutazione dei soggetti allo stato interessati all’acquisto dei complessi aziendali di Sanac e avevano invitato chiunque fosse stato interessato all’acquisto dei complessi aziendali che fanno capo alla società a presentarsi.
Dopo l'interesse del gruppo Beltrame a cui non c'era stato un seguito, a luglio si era verificato di nuovo un nulla di fatto.