Si è svolta questa mattina la conferenza stampa di presentazione del gruppo consiliare di Avs in Regione Liguria. Hanno partecipato Carla Nattero, segretaria regionale di Sinistra Italiana, Simona Simonetti, portavoce regionale di Europa Verde, e i consiglieri regionali di Avs, Selena Candia e Jan Casella.
“Avs è una forza consolidata, che ha eletto sei consiglieri nella ultima tornata di elezioni regionali - afferma Carla Nattero, segretaria regionale di Sinistra italiana -. Riteniamo molto importante, perciò, la costituzione del gruppo AVS in Regione Liguria. Il civismo è importante ma ha limiti. AVS, la nostra originale forza politica, ha la possibilità di operare più solidamente in una prospettiva più lunga e maggiormente collegata a livello nazionale e con il territorio.
Il centrosinistra è stato sconfitto di misura alle elezioni regionali della Liguria, ma l'approccio politico è da riconfermare. La formula dell'alleanza di centrosinistra deve essere però interpretata con maggiore autonomia a livello locale e maggiore collegialità.
Relativamente ai contenuti, noi ci aspettiamo che venga immediatamente bloccata la delibera della Regione Liguria, uno degli ultimi atti della giunta precedente, di richiesta di devoluzione sulle materie previste dalla legge sull’autonomia differenziata, perché questa legge è stata radicalmente modificata.
Sarà importante riportare trasparenza nei procedimenti amministrativi: i primi segnali sono negativi, a partire dalla rimozione della diretta streaming dei consigli regionali.
Chiediamo l'istituzione di un salario minimo di nove euro l'ora a cominciare da tutte le attività promosse dalla Regione.
Lavoreremo a una legge che istituisca il dibattito pubblico sulle grandi opere. Vogliamo la realizzazione di infrastrutture non a ogni costo ma che siano utili e condivise dalla collettività.
Sosteniamo la campagna nazionale di Avs 'Più medici e più insegnanti' per aumentare le assunzioni nella scuola e nella sanità. Bisogna combattere la povertà educativa, anche con l'allargamento del tempo pieno e prolungato, evitando i maxi-accorpamenti scolastici.
Nel campo dei trasporti, sosterremo la ricontrattazione del protocollo con Trenitalia e la creazione di un biglietto integrato unico regionale”.
“Avs è un’alleanza forte, basata sulla richiesta di giustizia sociale e ambientale, composta da due partiti che incarnano questi principi nelle loro radici - spiega Simona Simonetti, portavoce regionale di Europa Verde -. Da troppo tempo, l'uomo si è posto al di fuori della natura, dimenticandosi di farne parte. Il suolo vergine: un bene da cementificare. L'acqua: una merce da vendere. Il lavoratore: un ingranaggio. Il malato: uno che deve pagare per salvarsi. Gli animali: i nostri giocattoli.
Da troppo tempo siamo prigionieri dell'ideologia dello sfruttamento, che poi è l'ideologia della destra.
L'era dell'egoismo e dell'avidità ci sta facendo sprofondare. Abbiamo bisogno di instaurare l'era dell'empatia, di riportare al centro la cooperazione e la responsabilità sociale, i comportamenti altruistici.
Non ci sono in vista scorciatoie, ricette salvifiche. Le risposte semplici servono a ingannare l'elettore.
Vi ricordate le promesse del milione di posti di lavoro? Dei mille euro per le pensioni minime? O della risoluzione delle liste d'attesa della sanità in dieci giorni?
La strada che abbiamo davanti è il cammino lungo della politica: la fatica e il lavoro di squadra.
Vogliamo mettere al centro la vita delle persone e vogliamo recuperare coloro che si sono esclusi dalla politica. È il momento di scongelare il pezzo di paese che crede nella solidarietà e nella democrazia. È l'ora della rivoluzione verde, pacifica e inarrestabile”.
“La nostra massima attenzione sarà rivolta ai giovani - sottolinea Selena Candia, consigliera regionale di Avs -. Il nostro obiettivo è evitare l'emigrazione fuori dalla Liguria di chi è scoraggiato per la mancanza di lavoro di qualità e per la carenza di soluzioni abitative a prezzi sostenibili.
Su sanità e trasporti, in particolar modo su ferro, siamo pronti anche a chiedere consigli straordinari perché la situazione non è più sostenibile. In Liguria sempre più persone non si curano e il personale del servizio sanitario lavora senza pause, mal pagato e in condizioni disastrose. I treni invece sono sempre in ritardo, manca completamente il servizio serale e abbiamo allo stesso tempo le tariffe tra le più care d'Italia”.
“Incalzeremo da subito il presidente Bucci, in modo che rispetti le promesse fatte in campagna elettorale - promette Jan Casella, consigliere regionale di Avs -. Pensiamo soprattutto alla sanità, dove serve un intervento immediato per accorciare le liste di attesa e per restituire ai liguri un’assistenza sanitaria di qualità. In provincia di Savona, è inaccettabile che ci sia un solo punto nascite. Le mamme continuano a partorire nelle piazzole dell’autostrada: è uno scandalo a cui si deve mettere la parola fine. Così come è inammissibile l’assenza di un pronto soccorso h24 negli ospedali di Albenga e Cairo Montenotte.
In materia di fragilità e disabilità, chiediamo che venga prolungato al periodo estivo l’impiego degli educatori, per non vanificare il lavoro svolto durante l’anno scolastico.
Sullo scellerato progetto di trasferire il rigassificatore da Piombino a Vado Ligure, chiediamo a Bucci di passare dalle promesse agli atti concreti, ufficializzando lo stop della Regione.
Per sostenere l’agricoltura, daremo il pieno sostegno a tutte le opere che serviranno per mettere in sicurezza la Piana di Albenga da nuovi allagamenti, che troppo spesso mettono in ginocchio le aziende del settore agricolo. Pensiamo sia a una rete di vasche di raccolta per l’acqua piovana nella prima fase dell’emergenza sia a interventi strutturali per la realizzazione di nuovi canali.
Sul turismo, bisogna mettere in campo le migliori energie per favorire gli arrivi e i soggiorni fuori dalla stagione estiva, migliorando la redditività per le imprese e per i dipendenti. La destagionalizzazione deve smettere di essere uno slogan e deve diventare una pratica concreta. La grande sfida sarà trovare un modo per fare convivere le esigenze del turismo e quelle dei residenti, evitando che la crescita del terziario diventi un ostacolo alla vita dei liguri nei loro paesi di origine, come spesso è accaduto in passato”.