“Quanto accaduto questa mattina a Firenze, con l’esplosione nel deposito di carburanti Eni a Calenzano, è una tragedia che lascia sgomenti. Esprimo innanzitutto vicinanza alle famiglie delle vittime, ai feriti e a tutta la comunità coinvolta”.
Lo dichiara il Consigliere Regionale Gianni Pastorino, che aggiunge: “Non conosciamo ancora le dinamiche precise di questo incidente, ma una cosa è chiara: quando infrastrutture pericolose come depositi di gas, rigassificatori o altre installazioni energetiche vengono realizzate a ridosso dei centri abitati, si espongono le persone a rischi inaccettabili. L’esplosione di Calenzano è avvenuta vicino a un centro commerciale, dimostrando quanto possa essere devastante portare strutture di questo tipo a ridosso delle case, delle attività produttive e dei luoghi di vita quotidiana.
Chi difende il rigassificatore di Vado Ligure dirà che è distante dalla costa, ma non racconta la verità sull’enorme impatto che avrà sull’entroterra, sulle attività produttive e sull’ambiente. La Liguria e Genova hanno già pagato un prezzo altissimo in termini di disastri industriali: dal disastro di Fegino con lo sversamento di petrolio del 2016, alle molteplici situazioni critiche che continuano a mettere in pericolo persone e territori.
Se le giunte di centrodestra decidessero di fare un passo indietro sulla questione del rigassificatore, sarebbe merito delle migliaia di cittadine e cittadini che, non solo nel savonese, si sono opposti con forza e determinazione a un progetto pericoloso e fallimentare.
Dobbiamo smettere di pensare che queste infrastrutture possano convivere con i territori abitati. I fatti di Firenze sono un monito: la tutela della sicurezza delle cittadine e dei cittadini e dell’ambiente deve venire prima di tutto. La Liguria non può permettersi ulteriori rischi e devastazioni”.