"Incentivi per gli investimenti, politiche del lavoro, aree produttive disponibili, infrastrutture e networking con il sistema del credito. L’impegno della Regione Liguria verso l’Area di Crisi Complessa del savonese sarà attento e costante".
Lo ha detto Rocco Invernizzi, consigliere regionale e capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione che ha partecipato all’Unione Industriali Savona alla presentazione del programma di interventi che riguardano le imprese dei 21 comuni dell'area di crisi industriale complessa. Grazie a una delega specifica sono stati illustrati i nuovi progetti e ascoltate le istanze degli interessati, con gli interventi del consigliere delegato Alessio Piana, dell’assessore Paolo Ripamonti, del presidente dell’Unione Industriali di Savona Caterina Sambin, del direttore dello sviluppo economico di Regione Liguria Gabriella Drago e del vice direttore Filse Maria Riggio.
"Dalle prime sedute della nuova legislatura, con due apposite delibere, la giunta regionale ligure si è immediatamente attivata per il rifinanziamento delle misure per la zona industriale savonese e per la programmazione di nuovi bandi, decidendo di aumentare le risorse finanziarie ad essi destinate, passaggio fondamentale per il rilancio delle imprese della nostra Provincia. Ricordiamo che già il 28 marzo 2024 la precedente giunta aveva approvato un bando per il supporto alla realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo con una dotazione iniziale di 3 milioni di euro. Successivamente, il 13 giugno 2024, era stato approvato un secondo bando destinato al sostegno di programmi di investimento con una dotazione finanziaria di 15 milioni di euro".
"Ora – prosegue Invernizzi – dopo l'analisi delle domande ricevute si è deciso di supportare ulteriormente le imprese e Filse ha comunicato che si rende necessario un incremento delle risorse assegnate ai due bandi. L’importo aggiuntivo ammonta a 709.947,47 euro per il primo bando e 5.578.216,65 euro per il secondo per un totale complessivo di 6.288.164,12 euro. Un aumento delle risorse finanziarie e l’approvazione degli atti aggiuntivi che stabiliscono l’ulteriore stanziamento delle risorse. L’impegno della Regione è dunque concreto e va risponde alle necessità del territorio e anche alle organizzazioni sindacali".
"Si sta lavorando concretamente con politiche industriali mirate per migliorare il futuro imprenditoriale del savonese. Le difficoltà economiche che attraversano il Savonese stanno mettendo a rischio l'apparato industriale e, con esso, l'occupazione di qualità, che ancora resiste in alcune delle principali realtà produttive della zona. I progetti finanziati nell'area di crisi saranno 35, i finanziamenti dei bandi sono capaci di generare 200 posti di lavoro di cui 60 posti di lavoro femminili. C'è al vaglio anche l'ipotesi di contributi a fondo perduto a livello regionale per le imprese alluvionate, cumulabili con i ristori previsti a livello nazionale".
"Indispensabile - conclude Invernizzi - la creazione dello Sportello unico per l'area di crisi per snellire le procedure per aprire nuove imprese, per coordinare tutte le autorizzazioni necessaria dai diversi Enti coinvolti".