Attualità - 09 dicembre 2024, 11:34

Area di Crisi Complessa del savonese, finanziati ulteriori 6.2 milioni di euro: 220 i potenziali posti di lavoro (FOTO e VIDEO)

Assessore Ripamonti: "Tra gli obiettivi principali c'è l'aumento dell'occupazione, con prospettive promettenti per il lavoro femminile". Pasa, Cgil: "Le risorse siano affiancate da politiche industriali e strategie serie e concrete per difendere e rilanciare l'industria savonese"

Area di Crisi Complessa del savonese, finanziati ulteriori 6.2 milioni di euro: 220 i potenziali posti di lavoro (FOTO e VIDEO)

Tutte le domande, giudicate con esito positivo da Filse, presentate nei mesi scorsi dalle imprese sui bandi regionali dell'Area di Crisi Industriale Complessa del Savonese riceveranno il sostegno economico di Regione Liguria. 

Grazie a ulteriori 6,2 milioni di euro (700mila euro e 5 milioni 568mila), la Giunta regionale ha portato a un totale di 24,2 milioni la dotazione economica degli strumenti attivati a supporto degli investimenti produttivi e della ricerca sperimentale delle imprese dei 21 comuni dell'Area di Crisi Industriale Complessa del Savonese.

Interventi che, complessivamente, potranno generare sul territorio oltre 30 milioni di euro di investimenti e fino a 220 nuovi posti di lavoro. 

Ad annunciare il rifinanziamento a valere sulle azioni 1.3.3 e 1.1.1 del PR FESR 2021-2027, nella sede dell'Unione Industriali di Savona con la presidente Caterina Sambin, l'assessore regionale all'Area di Crisi Complessa Paolo Ripamonti e il consigliere regionale delegato allo Sviluppo economico Alessio Piana.

"L'Area di Crisi Complessa del Savonese è una delle più performanti d'Italia ed è un risultato frutto del costante lavoro di confronto tra le parti. Come Regione, puntiamo sul 'fare' e sulla creazione di opportunità. Per questo, già nella prima Giunta regionale, abbiamo aumentato i fondi di due bandi strategici, portando nuove risorse sul territorio – sottolinea l'assessore regionale Paolo Ripamonti – Tra gli obiettivi principali c'è l'aumento dell'occupazione, con prospettive promettenti per il lavoro femminile. Parallelamente, abbiamo avviato un dialogo con i sindacati per programmare le priorità nella provincia. Queste azioni confermano il ruolo centrale di Regione Liguria nel fare da ponte tra territorio, imprese e Governo".

"Un grande risultato di partecipazione che testimonia ancora una volta la vitalità del territorio savonese. Regione Liguria, come successo per le scorse edizioni, risponde presente, garantendo le risorse per accompagnare gli investimenti di tutte le imprese ritenute ammissibili ai primi due bandi - spiega il consigliere delegato allo Sviluppo economico Alessio Piana - Ricordo che complessivamente, tra impegni ministeriali e regionali, sono oltre 100 i milioni di euro arrivati in questi anni, un primato riconosciuto a livello nazionale che evidenzia l'azione pubblica per favorire impresa e occupazione in quest'area. Ma non ci fermiamo qui - aggiunge Piana - Siamo pronti nei primi mesi del 2025 ad attivare un nuovo bando dedicato alla creazione di impresa e un fondo a sostegno delle attività della Val Bormida colpite dagli eventi alluvionali dei mesi scorsi".

"Il segnale di oggi dimostra una collaborazione fattiva tra le parti, ciascuna nel rispetto dei propri ruoli - sottolinea Caterina Sambin, Presidente Unione Industriali della Provincia di Savona -  Riscontrare la centralità dello strumento 'Area di Crisi Complessa' da parte di Regione Liguria è per noi fondamentale in quanto si tratta di un veicolo imprescindibile per lo sviluppo delle aziende. Dobbiamo dare atto alla neo amministrazione regionale, guidata dal presidente Marco Bucci, e nell'occasione rappresentata dall'assessore Paolo Ripamonti e dal consigliere delegato Alessio Piana, d'aver avviato in tempi celeri un lavoro su Savona che questo territorio attende da tempo. Auspico che il confronto avuto presso la nostra sede, casa delle imprese, possa essere il primo momento di un dialogo costruttivo affinché l'economia dell'intera provincia torni protagonista in tempi brevi. E di questo sono fiduciosa". 

"Le risorse dell'area di crisi industriale complessa siano affiancate da politiche industriali e strategie serie e concrete per difendere e rilanciare l'industria savonese, a partire dalla soluzione delle crisi industriali savonesi abbandonate fino ad oggi dalla politica regionale e nazionale - ha detto il segretario generale della Cgil Savona Andrea Pasa - Bene le risorse per ricerca e sviluppo e per creazione di nuove imprese messe a disposizione dalla Regione Liguria, grazie a questo strumento dal 2018 ad oggi oltre 450 nuovi occupati, ma vista la situazione industriale italiana, ligure e soprattutto del savonese (crisi del vetro e automotive insieme alle crisi industriali 'storiche') non bastano le risorse dell'area di crisi industriale complessa seppur importanti, oltre 100 milioni di euro dal 2018 ad oggi, se a fianco non ci sono strategie e una pianificazione su quali comparti e settori investire e sviluppare".

"Infine è fondamentale arrivare a condividere, al più presto,  accordi per la 'qualità dell'occupazione' prodotta con queste risorse pubbliche nelle imprese più interessate ed è necessario pretendere dal Governo e dai Ministeri un incontro per le  vertenze industriali per mettere in sicurezza Piaggio Aerospace, Sanac e Funivie e capire i bandi nazionali e i ricorsi di alcune imprese, ad esempio Pegaso, a che punto siamo" conclude il segretario della Camera del Lavoro savonese. 

Luciano Parodi

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