Vacanze brevi, una prevalenza di turismo interno e di seconde case, prenotazioni alberghiere “lente”, ma cresce la vivacità nei pubblici esercizi, tra bar, ristoranti e cocktail bar: sono queste le previsioni per il periodo natalizio. Elemento chiave è il ruolo attivo dei Comuni in tutto il territorio della provincia, che con eventi e investimenti nel settore turistico cercano di attrarre visitatori e ravvivare le località in tutta la provincia di Savona.
Carlomaria Balzola, presidente Fipe Confcommercio della provincia di Savona, è positivo. «Stanno già iniziando le prenotazioni per le festività – afferma -. Il pranzo di Natale sta registrando un discreto afflusso, e per Capodanno molte attività offrono proposte a prezzo fisso. Tuttavia, per rispondere alle esigenze di una clientela sempre più oculata nell’economia, alcuni ristoranti propongono anche servizi alla carta. In ogni caso, c’è vivacità: le tradizioni natalizie, come i veglioni, restano un punto di riferimento. La Riviera, grazie al suo clima mite e a prezzi più accessibili rispetto ad altre mete, è una scelta competitiva rispetto alla montagna, dove manca ancora la neve “importante”». Un segno positivo per le imprese, che si riverbera sul fronte occupazionale, per cui il periodo festivo rappresenta un’opportunità. Sono diversi i locali, infatti, che stanno cercando di assumere personale qualificato. Tra i fattori che, secondo Balzola, incidono particolarmente sul movimento nelle città, gli investimenti delle amministrazioni comunali, che vengono in aiuto alle attività commerciali. «Tutte hanno fatto un ottimo lavoro organizzando eventi per il periodo natalizio. Questo stimola il turismo e offre un supporto concreto alle imprese e ai lavoratori. Con un calendario ricco di iniziative, le persone sono più invogliate a trascorrere il Natale qui. L’investimento nel settore da parte dei Comuni è fondamentale per mantenere viva l’economia locale e grazie anche a questo, potremmo lavorare nove o dieci mesi all’anno».
Meno ottimista Carlo Scrivano, direttore dell’Unione Provinciale Albergatori della provincia di Savona, che conferma la vivacità, ma con un movimento turistico che privilegia le seconde case e gli appartamenti a uso turistico rispetto agli hotel. «I turisti arriveranno, ma molti alloggeranno in seconde case o appartamenti a uso turistico – spiega -. Più del 65% degli alberghi resteranno chiusi durante le festività, e tra quelli aperti, la metà delle camere oggi è ancora disponibile. Le prenotazioni iniziano dopo Natale, con soggiorni che raramente superano i sette giorni, concentrandosi tra il dopo Santo Stefano e Capodanno o Capodanno e l’Epifania».
Va evidenziato che il periodo natalizio è caratterizzato prevalentemente da turismo interno, poiché l’afflusso di visitatori stranieri è limitato. Gli italiani, complice una minore disponibilità economica, tendono a evitare prenotazioni in albergo. Fa le vacanze in Liguria prevalentemente chi può sfruttare le seconde case. Scelta favorita dal clima mite, dalla vicinanza alle grandi città, che rende la regione facilmente raggiungibile, e dall’impegno delle amministrazioni locali nel rendere le località più attrattive, grazie a iniziative che animano, illuminano e valorizzano il territorio. Anche il direttore dell’Unione albergatori, infatti, loda l’impegno delle amministrazioni locali. «I Comuni stanno rendendo il periodo natalizio accogliente e animato. Questo movimento favorirà certamente i pubblici esercizi e il commercio, ma per gli alberghi, complice il peso dei costi di gestione, molti preferiscono riaprire a marzo o per Pasqua». Le festività natalizie si annunciano dunque vivaci per bar e ristoranti, meno per il settore alberghiero.