Eventi - 05 dicembre 2024, 07:43

Laigueglia, venerdì 6 dicembre in scena la Gog-Giovane Orchestra Genovese e il Teatro della Tosse

Alle ore 21 nel complesso della chiesa di San Matteo

Laigueglia, venerdì 6 dicembre in scena la Gog-Giovane Orchestra Genovese e il Teatro della Tosse

Il teatro di eccellenza e la grande musica tornano protagonisti a Laigueglia venerdì 6 dicembre alle 21, nel complesso della chiesa di San Matteo, dove si terrà uno spettacolo parzialmente itinerante dal titolo "I Cartelami di Laigueglia, scenografia per il sacro", messo in scena dalla Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, con musiche eseguite dalla GOG - Giovane Orchestra Genovese. Lo spettacolo vedrà la presenza in scena, tra gli altri, dell'attore Pietro Fabbri e la drammaturgia di Amedeo Romeo.

Il ritrovo sarà alle 21 presso il seicentesco Oratorio di Santa Maria Maddalena, adiacente alla chiesa, dove si svolgerà la prima parte teatrale e musicale dello spettacolo. Successivamente, il pubblico sarà invitato a spostarsi nella Chiesa di San Matteo, gioiello del barocco ligure del Settecento, dove avverrà la seconda parte dell'evento e la presentazione del Sepolcro Istoriato, a cura di Don Danilo Galliani.

"Ancora una serata culturale di qualità a Laigueglia, che vedrà esibirsi due eccellenze genovesi e nazionali del mondo delle arti, quali il Teatro della Tosse e la GOG - Giovane Orchestra Genovese", così introduce lo spettacolo Alessandro Chirivì, capogruppo di maggioranza e delegato alla cultura e al calendario degli eventi. Prosegue: "Questo spettacolo ci condurrà nella Laigueglia dei secoli scorsi, nel periodo che ha visto la nascita di quell'opera d'arte che è stata ribattezzata come il cartelame più grande e meglio conservato del mondo e che ha attirato l'attenzione di studiosi da tutto il mondo".

L'evento è organizzato dall'Associazione Antiche Vie del Sale in collaborazione con l'Associazione Vecchia Laigueglia e l'amministrazione comunale, nell'ambito del progetto "Strade del Mare", finanziato dal Comune di Laigueglia e dalla Fondazione Compagnia di San Paolo. Il progetto mira alla valorizzazione identitaria del territorio, di una rete di vie e sentieri attraversata da prodotti e traffici commerciali e culturali, che ne hanno fortemente condizionato lo sviluppo architettonico, culturale e tradizionale.

"Il turismo culturale è un filone ancora poco sfruttato qui da noi, ma che, se adeguatamente incentivato, potrebbe portare afflussi di visitatori anche in periodi di cosiddetta bassa stagione, contribuendo alla promozione del nostro borgo e delle sue bellezze naturali, paesaggistiche, artistiche e architettoniche presso segmenti molto interessanti del potenziale mercato turistico nazionale e internazionale", conclude Alessandro Chirivì.

Redazione

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