Mentre il prezzo del caffè "vola" a 1,30 euro, c’è ancora chi resiste e lo mantiene a 1 euro. Sono i "resistenti del caffè", esercenti che, nonostante tutto, continuano a proporre il caffè al prezzo di qualche anno fa. Tra questi c’è la latteria Lo Spuntino di via Collodi.
*"È una mia politica" – spiega Elena Violeta Somosan, titolare de Lo Spuntino – "e mi fa piacere per i miei clienti. Finché posso, cercherò di mantenere questo prezzo".
I clienti, ovviamente, apprezzano, e la latteria ha una clientela ormai fidelizzata. Stesso prezzo per il caffè al Bar Paip di Legino.
"È uno dei pochi bar che fa questo prezzo" – dice una cliente – "il caffè è buono e alla fine dell’anno mi ritrovo con qualche tazzina 'pagata'; insomma, riesco a concedermi qualche caffè in più".
"I clienti apprezzano" – dice il titolare del Bar Paip, Wladimiro Panara – "alcuni vengono apposta da altri quartieri della città. Alla fine dell’anno, come ha detto la signora, si trovano con qualche caffè in più. Finché possiamo, manterremo questo prezzo".
Nel vicino Bar del Campus, per i non studenti il caffè è ancora a 90 centesimi (ancora ameno per gli studenti), ma la tazzina a un prezzo conveniente si può trovare anche in centro; al Bar Besio di Piazza Mameli e al bar Cult di Piazza Saffi, il Bar Dory di via Mentana, il bar Punto a Capo di Via Milano, ad esempio, per un caffè al banco si spende ancora 1 euro.
Ci sono ancora, quindi, "piccole isole felici" che resistono agli incrementi dei costi delle materie prime e dell’energia (anche quella incide) che stanno attanagliando il mondo della ristorazione e del food & beverage. Non solo caffè, ma anche zucchero, riso, cacao, latticini e tanti altri alimenti che, dal 2020, hanno subito un’impennata dei prezzi. Di conseguenza, si sono ridotti anche i bar che, con il caffè, offrono il biscotto o il cioccolatino.