Diversi savonesi aveva ricevuto da Andreani Tributi, la società incaricata per la riscossione dal Comune di Savona, cartelle in cui veniva richiesto un pagamento integrativo per presunte inadempienze che, però, non sarebbero risultate reali.
Si sarebbe trattato invece di un errore di calcolo della società di riscossione, in particolare sull'IMU, come era stato evidenziato dal consigliere Fabio Orsi nella scorsa Commissione consiliare che oggi ha presentato l'interpellanza in consiglio comunale firmata anche da Daniela Giaccardi chiedendo delucidazioni all'assessore Silvio Auxilia.
"Il costo del servizio ammonta a circa 5 milioni di euro di cui 866mila di iva che quindi sono soldi che non rientrano nelle tasche del Comune ma che deve pagare. Abbiamo assistito all'arrivo di decine avvisi di accertamenti a contributi per asseriti contributi non pagati che in gran parte si sono verificati errati per manifesta infondatezza del presupposto per errori macroscopici - ha spiegato Orsi - Credo che questo sia inaccettabile, nel momento in cui il concessionario invia un documento del Comune e opera per nome e per conto del Comune ed è gravissimo che lo stesso non verifichi la correttezza dell'operato del concessionario".
"Cosa intende fare il Comune? Credo che siano violazioni contrattuali e dello statuto del contribuente. Nel momento in cui c'è un palese invio di cartello errate e che vengono immediatamente ritirate, si dovrebbe fare uno screening di tutte quelle che sono state inviate senza attendere che il contribuente si faccia avanti -- puntalizza il capogruppo di "PensieroLibero.zero - Si agisce soprattutto nei confronti del soggetto più debole magari anziano che riceve un avviso di accertamento di questo tipo e per quieto vivere paga le 200-300 perché magari non è in grado di dimostrare di avere una documentazione idonea o perché semplicemente parte dal presupposto che quando una amministrazione finanziaria si muove abbia una presunzione di ragione".
"Prendo atto che i consiglieri che hanno presentato l'interpellanza entrambi avvocato, hanno subito usato toni forti offensivi e del tutto inappropriati - ha risposto Auxilia - Andreani Tributi è stato interpellato e ha dato una risposta formale e abbiamo contezza che non è stato posto in essere alcun comportamento nè vessatorio nè inadempiente. Alcuni contribuenti hanno ricevuto degli avvisi che in piccola parte si sono rivelati errati e Andreani è stato attivo nell'evadere. In 17 giorni lavorativi, dal 4 al 26 novembre, Andreani ha ricevuto 263 persone, ha gestito più di 600 telefonate ed ha evaso istanze o mail di chiarimenti per 535 richieste".
"Non ci risulta inoltre che ci siano state violazioni contrattuali del rapporto concessorio da parte di Andreani Tributi nei confronti dell'amministrazione finanziaria - ha continuato l'assessore - Nel 2024 sono stati emessi 12.433 accertamenti inerenti l'Imu per un totale di 8800 euro, sono stati incassati 736mila euro e sono stati annullati 1.980 atti per una percentuale del 15.9%. Per quanto riguarda la Tari sono stati emessi 381 accertamenti per omessa dichiarazione e ne sono stati annullati 44. Per gli omessi versamenti Tari ne sono stati emessi 15.044 e ne sono stati annullati 963, 6.4%, sono percentuali più che fisiologiche".
"Lei mi ha fatto il quadro degli ultimi anni, il problema però è stato evidenziato nell'ultimo mese. Se negli ultimi 10 giorni sono state esaminate 1.200 pratiche non sorge il dubbio che forse c'è qualcosa che non va nella trasmissione delle stesse? - ha concluso Orsi - in questi 15-20 giorni qual è la percentuale di queste 1.200 pratiche trattate se consideriamo il numero dei contribuenti savonesi? su quante si è operato in autotutela? Invito tutti i cittadini savonesi a scrivere una mail al Comune per portare la propria testimonianza".