Non è ancora chiaro quante siano le cartelle di riscossione degli arretrati di IMU e TARI con importi errati recapitate ai savonesi. Secondo alcune segnalazioni ricevute dal consigliere di Pensiero.Libero.Zero, Fabio Orsi, si tratterebbe comunque di un numero significativo, sebbene ancora da verificare da parte di Palazzo Sisto.
Sulla verifica delle cartelle errate e sull’operato di Andreani Tributi – la società che si è aggiudicata il bando per la riscossione dei tributi comunali – Orsi e Daniela Giaccardi hanno presentato un'interpellanza.
Secondo i consiglieri, la quantità di avvisi errati supererebbe il 50%. Per questo, Orsi e Giaccardi richiedono una verifica approfondita e pone al Comune ulteriori domande.
"Non risulta che il concessionario abbia provveduto ad alcuna verifica in autonomia della correttezza degli avvisi inviati", scrivono i due consiglieri, "limitandosi a intervenire solo su istanza del contribuente danneggiato, obbligandolo così a disagi, ritardi ed ulteriori costi. Quand’anche riconosciuto ed evidenziato l’errore, il concessionario provvede in autotutela, ma restano a carico dei contribuenti i costi per i consulenti necessari all’assistenza stragiudiziale".
Orsi e Giaccardi ipotizzano inoltre che questa gestione possa configurare un comportamento "palesemente lesivo dello Statuto del contribuente (legge 212/2000), con chiari profili di violazione del principio di collaborazione e di buona fede nei rapporti tra contribuente e amministrazione finanziaria (articolo 10)".
Nell'interpellanza, i consiglieri chiedono che l'amministrazione "ponga in essere tutti i comportamenti, gli atti e le indagini necessari per valutare la portata del disservizio" e ne tragga le adeguate conseguenze.
Inoltre, sollecitano chiarimenti su diversi punti: quali atti e iniziative formali siano stati adottati per valutare l’entità e la gravità dei comportamenti del concessionario; quali azioni si intendano intraprendere per denunciare eventuali violazioni contrattuali da parte di Andreani Tributi Srl; se si intenda promuovere una campagna di informazione ai cittadini per verificare la correttezza delle comunicazioni ricevute; quali iniziative si intenda adottare per tutelare i contribuenti che hanno ricevuto e, in alcuni casi, pagato avvisi con somme non dovute; se si intenda richiedere al concessionario un riesame completo delle posizioni evidenziate, al fine di annullare in autonomia gli avvisi che, a una semplice verifica, risultassero indebiti".