Si è conclusa con l'arresto di due uomini di nazionalità marocchina, già noti alle forze dell'ordine per precedenti legati allo spaccio di stupefacenti, l'operazione “Olive & Cocaina”, coordinata dal sostituto procuratore Chiara Venturi, scattata nei primi giorni di ottobre con la quale è stato smantellato un sofisticato sistema di spaccio che permetteva ai due di evitare i controlli delle forze di polizia.
Gli arrestati, E.A.J., 35 anni, e il suo complice A.R., 28 anni, sono stati colti in flagranza di reato mentre occultavano ingenti quantitativi di cocaina all'interno di terreni coltivati a ulivi. Gli spacciatori seminavano la cocaina nei paesi di Loano, Finale Ligure e nelle località vicine utilizzando punti d'appoggio per recuperare la droga e consegnarla direttamente agli acquirenti.
Di grande utilità è stato l'intervento delle unità cinofile delle Polizie Locali associate di Loano, Finale e Savona. In particolare, il cane Lupo di Loano e il cane Rey di Savona hanno giocato un ruolo cruciale nell'individuare i nascondigli della droga.
Gli uomini del Nucleo Sicurezza Urbana delle Polizie Locali associate di Loano, Finale Ligure e Savona hanno eseguito appostamenti e pedinamenti per tre settimane, riuscendo infine a catturare i due spacciatori. Entrambi sono stati condotti al carcere di Genova Marassi e dovranno rispondere dell'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I due indagati erano stati rilasciati dal carcere solo pochi mesi prima per gli stessi reati. Considerati pericolosi e irregolari sul territorio italiano, sono stati responsabili di numerosi crimini legati agli stupefacenti.
Da sottolineare l'ottima collaborazione da parte di alcuni cittadini che hanno fornito al nucleo informazioni e supporto.