In questi giorni da più parti si è alzato il "grido d'allarme" con richiesta al neo presidente della Regione Marco Bucci per garantire al territorio savonese la sua rappresentanza con un assessore nella nuova Giunta Regionale.
Sul tema interviene anche il segretario della Cgil Savona, Andrea Pasa, sottolineando come questa richiesta arrivi "soprattutto tra le fila di quelli che non hanno speso una parole di condanna verso il cosiddetto 'modello Toti' che in questi anni ha peggiorato sensibilmente la vita di chi vive e lavora in Liguria: oltre 250 milioni di buco in sanità, liste d'attesa drammatiche, chiusura e depotenziamento di servizi e attività fondamentali, una carenza infrastrutturale profonda, lavoro povero, precario e insicuro, nessun investimento in politiche energetiche, industriali e innovative tanto che vedono la Liguria ultima delle Regioni del Nord Italia in risorse investite su questi capitoli. E, ciliegina sulla torta, con una profonda crisi di parte importante del sistema industriale e dell'apparato manifatturiero: basta pensare alla latitanza nella ricerca di soluzioni alle crisi industriali storiche, tutte nate e non risolte nelle due Amministrazioni Toti, di Piaggio, LaerH, Funivie e Sanac oltre alla totale assenza nelle difficoltà dei due comparti Automotive e Vetro".
"In questo contesto - aggiunge il segretario del sindacato -, causato dalle politiche mortifere dell'amministrazione Toti, alla nostra Provincia servirebbe rappresentanza ma soprattutto competenza".
"Per questo più che le provenienze territoriali bisognerebbe ragionare sulle competenze per la scelta degli assessori regionali - chiosa Pasa - evitando di confondere la rappresentanza politica del territorio savonese in Regione, sacrosanta e assente totalmente nelle due giunte Toti , con le 'marchette tra partiti' che significherebbero ancora una volta solo briciole per il nostro territorio, così come già visto negli ultimi 9 anni".