È passato un mese dall’apertura di BAJ. Baj chez Baj, il grande progetto espositivo che coinvolge Savona, Albisola e Milano in una celebrazione senza precedenti dell’opera artistica di Enrico Baj, protagonista indiscusso dell’arte europea del Novecento a cento anni dalla sua nascita.
Sono infatti più di 3000 i visitatori che nel primo mese di mostra hanno già visto l’esposizione savonese, dedicata alla sua opera ceramica, e che coinvolge tre diverse sedi: a Savona, il Museo della Ceramica, e ad Albissola Marina il MuDA – Museo Diffuso Albisola, nelle sue sedi del Centro Esposizioni e di Casa Museo Jorn. La mostra, a cura di Luca Bochicchio, presenta circa cento opere, alcune delle quali mai esposte prima, provenienti primariamente dall’Archivio Enrico Baj di Vergiate. A completare la ricca esposizione diffusa le opere delle collezioni permanenti dei musei di Savona e Albisola e una ristretta ma preziosa selezione di collezionisti privati, tra cui spicca la Fondazione Marconi di Milano.
Un dato significativo, che tiene in conto anche delle diverse chiusure per allerta meteo che hanno interessato i musei nel mese di ottobre. Del totale dei visitatori, il 31% ha dichiarato di essere venuto appositamente per visitare la mostra di Baj. Al momento, la sede più visitata è il Centro Esposizioni di Albissola Marina (1850 presenze, di cui 492 venute per la mostra di Baj), seguita dal Museo della Ceramica di Savona (1167 presenze, di cui 410 per la mostra di Baj). Chiude Casa Museo Jorn, con 259 presenze totali, di cui 108 appositamente per la mostra: con questi numeri, la casa dell’artista danese sulla collina dei Bruciati si dimostra quella che attira in prevalenza un pubblico informato, che sceglie la sua destinazione culturale in base alle informazioni che ha reperito prima della visita. A livello di provenienza, escluso il pubblico direttamente connesso all’attività croceristica savonese, il target più corposo è quello dei residenti della città di Savona (17,91%), ma subito a seguire troviamo il pubblico straniero (15,77%) e quello proveniente da altre regioni italiane (14,40%). Meno coinvolta il resto della comunità ligure, che si attesta sul 10,19% (di cui 9,85% proveniente dalla provincia di Savona).
Visitare la mostra “BAJ. Baj chez Baj” significa intraprendere il viaggio che l’artista ha compiuto con il mezzo ceramico e che, proprio settant’anni fa, è partito da Albisola: è nell’estate del 1954 infatti quando Baj inizia a sperimentare l’argilla nelle botteghe ceramiche del territorio, in particolare presso la fabbrica Mazzotti Giuseppe Albisola. Quell’anno è cruciale nella storia dell’arte contemporanea italiana grazie allo storico Incontro Internazionale della Ceramica, organizzato da Asger Jorn, all’epoca amico di Baj, nell’ambito delle attività del Movimento Internazionale per un Bauhaus Immaginista. Due tematiche che ritroviamo nell’allestimento della mostra, con focus dedicati al Museo della Ceramica e a Casa Museo Jorn. Il resto dell’esposizione è un susseguirsi di approfondimenti su diversi temi cari a Baj: dall’arte nucleare, agli ultracorpi, dalle maschere tribali al De Rerum Natura, fino all’esplosione del kitsch con l’allestimento del Giardino delle Delizie presso il Centro Esposizioni del MuDA. Otto capsule tematiche che raccontano Baj e la ceramica e mettono in chiaro come questa sia stata una delle tecniche più amate dall’artista, sperimentandola in diversi momenti della sua carriera e spostandosi per l’Italia per lavorare anche in altre rinomate località a tradizione ceramica, come Imola, Faenza e Castellamonte.
Il percorso espositivo è anche il punto di partenza di un ricco programma di iniziative collaterali aperte al pubblico che approfondiscono le tematiche dell’artista e che permettono ai visitatori di entrare nella sua poetica. Il calendario degli eventi, a cura del Servizio Educativo della Fondazione Museo della Ceramica di Savona e dello staff dei curatori, comprende visite guidate sulle tre sedi, con trasferimenti in navetta, workshop per bambini (a partire da 0-3 anni) e per adulti. Il mese di novembre vedrà in programma tre diversi laboratori, due dedicati ai più piccoli (fascia 6-12 anni) e uno pensato per gli adulti, oltre a una visita guidata alla sezione espositiva in scena al Museo della Ceramica di Savona. Dicembre invece si aprirà con un evento serale ad Albissola Marina (giovedì 5 dicembre), con visita guidata al Centro Esposizioni seguita da una cena a tema presso il Re Mescio Bistrot Artistique e una visita alle tre sedi della mostra, interamente organizzata dalla Fondazione Museo della Ceramica, che metterà a disposizione anche una navetta per gli spostamenti.
Sempre sotto il titolo di “BAJ. Baj chez Baj”, inaugura l’8 ottobre anche l’ampia retrospettiva promossa dal Comune di Milano-Cultura, prodotta da Palazzo Reale con Electa, e curata da Chiara Gatti e Roberta Cerini Baj, con quasi cinquanta opere distillate in un arco temporale che dai primi anni ‘50 giunge all’alba del Duemila. La collaborazione scientifica tra Savona e Milano, tra i curatori e le istituzioni coinvolti, ambisce a disegnare due itinerari autonomi ma complementari, capaci di rendere omaggio al genio eclettico di Baj, documentati nel catalogo unico, edito da Electa, nel quale i due percorsi espositivi si dipanano fra luoghi, forme, materiali e incontri, percorrendo l’affascinante cosmogonia di Baj, epifania di intelligenza e creatività.