Albenga accoglie con fiducia le prospettive per i fondi del Pnrr per il superamento degli insediamenti abusivi in agricoltura, ovvero destinati al contrasto delle occupazioni abusive e all'inclusione abitativa, nonostante le incertezze che gravano su molti progetti a livello nazionale.
Il commissario straordinario Maurizio Falco, nominato dal governo per accelerare l’assegnazione di questi fondi, insieme ad un funzionario della Prefettura di Savona, ha visitato la città per incontrare il sindaco Riccardo Tomatis, l’assessore alle Politiche Sociali Marta Gaia e i dirigenti comunali. Con 4 milioni di euro in gioco, la città punta a trasformare strutture dismesse, come Casa Cichero e la Casa dei Marescialli, offrendo spazi abitativi dignitosi per i lavoratori stagionali, soprattutto in agricoltura, che spesso non riescono a trovare alloggi a prezzi sostenibili.
Era fermo da tempo, infatti, il progetto da 4 milioni di euro, finanziato con i fondi del Pnrr, per il superamento degli insediamenti abusivi in agricoltura. Il Comune aveva così deciso di chiedere un aggiornamento, preoccupati “per i ritardi da parte del governo, che non aveva provveduto alla sottoscrizione delle convenzioni con il ministero del Lavoro. I progetti sono rimasti fermi fino alla nomina del commissario”, aveva affermato qualche giorno fa Gaia.
Falco, nella sua puntata ad Albenga, ha approfondito la situazione socioeconomica locale, effettuando anche un sopralluogo nelle aree soggette a occupazioni e accampamenti abusivi. “Il commissario ha voluto conoscere tutti gli aspetti socioeconomici della nostra realtà ingauna – spiega il sindaco Tomatis, che ha espresso un cauto ottimismo per l'avvio dei progetti -. Ci siamo confrontati a lungo in maniera costruttiva e positiva”.
Anche l’assessore Gaia si è detta fiduciosa: «Questo progetto rappresenta una risposta concreta alla nostra comunità e ai lavoratori stagionali che vivono in condizioni precarie. Con il commissario, abbiamo esaminato i passaggi necessari”.
In attesa della conferma dei fondi, Amministrazione e dirigenti valutano anche un'alternativa di più facile realizzazione rispetto al piano studiato, ovvero la realizzazione di nuove strutture a Campochiesa, sulla falsa riga della stazione di posta già realizzata.