Venerdì 8 e sabato 9 novembre si terrà a Savona, nel complesso monumentale del Priamàr, il 57° Convegno Internazionale della Ceramica per il quale è stato scelto, quest’anno, il tema “Un lungo Medioevo. Persistenze e continuità nei secoli di tecniche, morfologie e decori” organizzato dal Centro Ligure per la Storia della Ceramica, in collaborazione con l’Istituto Internazionale di Studi Liguri, il Civico Museo Archeologico e della Città, la Fondazione De Mari e il patrocinio del Comune di Savona.
Si tratta di un incontro di particolare importanza, che vede la partecipazione di un folto gruppo di studiosi, italiani, francesi e spagnoli, - docenti universitari, direttori di musei, funzionari delle Soprintendenze, archeologi professionisti - che affronteranno, attraverso varie tematiche, il problema della straordinaria continuità della tradizione medievale nelle produzioni ceramiche di età moderna. Esempio emblematico, sotto questa luce, è proprio la ceramica savonese e albisolese, che nel segno di una continuità tecnologica, ha saputo rinnovarsi nei secoli per adeguarsi ai nuovi gusti e ai nuovi stimoli culturali.
Dal 1968 il Centro ha organizzato annualmente incontri congressuali al fine di promuovere e favorire lo studio e le ricerche sulla ceramica di ogni epoca nei suoi vari aspetti, da quello artistico a quello archeologico, da quello storico a quello tecnologico. La puntuale pubblicazione degli “Atti” rappresenta oggi, assieme alla rivista “Faenza” il più importante complesso di studi ceramologici a livello europeo e, in occasione dell’incontro di quest’anno, verrà presentato il volume degli “Atti” del Convegno del 2023 che aveva approfondito i problemi relativi alla presenza degli stemmi e dei marchi di fabbrica nella produzione ceramica.