2 milioni e mezzo di danni creati dal maltempo lo scorso 16-17 e 26-27 ottobre.
Quiliano fa la conta delle criticità che si sono venute a creare nel giro di dieci giorni sul territorio a causa delle violenti piogge.
Per la prima tranche erano stati stimati 1 milione e 371mila euro, per la seconda oggi il Comune ha effettuato una stima che si attesta su 1 milione e 120mila euro.
Le problematiche più importanti si sono verificate nuovamente in località Tecci (540mila euro), in località Trexenda con il crollo di una porzione di strada (erano rimaste isolate 4 famiglie, danni da 246mila euro); in via Cervara a Montagna sempre con un cedimento stradale (110mila euro); in località Vaccamorta a Roviasca per il cedimento di un ponte (325mila euro, due famiglie isolate); agli argini del torrente Quiliano (100mila euro); in via Verne a Roviasca (30mila euro); al cimitero (20mila euro).
Il Comune in prima battuta ha stanziato dalle proprie casse 37mila euro. Per effettuare gli interventi di ripristino verranno chiesti finanziamenti alla Regione.
"Mi ricordo che nel 1992 mi era stato detto, anche dal sindaco dell'epoca che erano alluvioni che capitavano solo una volta ogni tot di anni. Invece da 32 anni ad oggi è un incubo, la media è ogni 3-4-5 anni un evento significativo - spiega l'assessore ai lavori pubblici e urbanistica Valtero Sparso che già ricopriva era in giunta in quel periodo - Da una parte il clima è radicalmente cambiato così come il quantitativo di acqua, dall'altra è un problema socioeconomico, sta tramontando quella cultura della gestione del territorio. O cambiamo radicalmente oppure aspettiamoci delle problematiche continue".