“Le aziende che abbiamo visitato sono ancora sotto il fango: parliamo di intere coltivazioni completamente sommerse e animali morti sotto oltre 30 centimetri di limo e fango,” commentano così Marcello Grenna, Presidente di Coldiretti Savona, e Antonio Ciotta, Direttore di Coldiretti Savona, spiegando le conseguenze dell’ultimo disastro causato dalle abbondantissimi piogge protratte per ore tra sabato e domenica scorsa, che hanno portato all'esondazione del fiume Bormida e a ingenti danni per le aziende agricole del territorio, cuore pulsante della produzione agricola regionale.
“La stima dei danni inizia in questi giorni: il sole è tornato ma le colture a pieno campo hanno subito danni enormi, intere coltivazioni orticole dell’areale si sono completamente perse e, oltre a questo, molte aziende hanno anche perso galline e altri avicoli”.
Le zone colpite partono da Cairo Montenotte per tutta la Valle Bormida, ma non si limitano all’entroterra: anche la riviera è stata letteralmente affondata dal maltempo e dalle forti piogge. Oggi il fango si spala a Varazze, a Celle Ligure e ad Albisola tanto quanto a Cairo, Carcare, Ferrania e Cabidona.
“Seppur consapevoli che siano state messe in atto da Regione Liguria alcune manovre per sostenere le aziende colpite, sappiamo che tutto ciò non basta,” concludono Grenna e Ciotta. “Le deturpazioni hanno investito decine di imprese Coldiretti, per un danno complessivo che si presuppone nell’ordine dei milioni di euro. Per questo stiamo provvedendo alle dovute segnalazioni dei danni agli enti preposti, oltre a chiedere un ulteriore sforzo per l’apertura delle misure necessarie a contenere le perdite subite”.