"Potevamo vincere. Abbiamo preferito litigare". Poche parole ma molto chiare. Così Simona Simonetti, coportavoce regionale di Avs e capolista nel Savonese, si è lasciata andare nel primissimo commento a caldo sui propri social dopo il risultato delle elezioni regionali che ha premiato Marco Bucci.
Una sconfitta in seno al "campo largo" che lascia, nel giorno e quasi certamente anche nelle settimane dopo, lo spazio ad ampie riflessioni interne e spunti per il domani.
"Le vittorie esaltano, le sconfitte insegnano e sarà meglio che stavolta noi impariamo per davvero". E' altrettanto decisa a microfono aperto Simonetti, analizzando un risultato che a livello regionale comunque vede l'Alleanza Verdi-Sinistra col 6,17% secondo partito di una coalizione seconda per pochi punti percentuali e arrivata alle urne con qualche dibattito interno che ne ha caratterizzato parte del percorso in campagna elettorale.
Anche a livello personale l'ormai ex candidata ha ottenuto un risultato di cui si dice contenta, "dopo una campagna elettorale corta per mille motivi e con poche risorse, dove comunque ho dato il mio contributo a spingere Avs, che era uno dei miei obbiettivi, e la coalizione". Per lei nel savonese, dove il partito ha raggiunto il 6,87%, sono state 814 le preferenze.
Lo sguardo è però fisso sul risultato complessivo. "Prima cosa da ricostruire e fortificare è lo spirito di gruppo - continua - questa elezione è stata persa per poco ma non è solo la questione Renzi ad aver pesato. Anche quando tra noi non si riusciva a far sintesi sul nome del candidato, prima di scegliere Orlando: serve una capacità di coesione maggiore, di superamento dei problemi interni a sacrificare il particolare per raggiungere l'obbiettivo comune".
E se molti additano le basse percentuali del MoVimento 5 Stelle come motivo di delusione, Simonetti non guarda al particolare: "E' una sconfitta di tutti. Alcune forze hanno ottenuto risultati peggiori, il nostro è buono ma va altresì detto che è inferiore a quello delle europee. Vero che le liste civiche, non presenti nel voto europeo, portano via consenso dai partiti. Detto ciò siamo seconda forza nel centrosinistra ma anche noi potevamo fare meglio. Sta a noi ora riprendere la capacità di trovare la sintesi tra componenti, non possiamo evitarlo - aggiunge - E' un passaggio fondamentale, una forma di maturazione".
Da più parti, nel centrosinistra, la sconfitta con uno scarto così ridotto rispetto alla precedente tornata ha infatti aperto un discorso con sguardo al domani. "La cosa più interessante è che Bucci ha perso, e male, a Genova - commenta Simonetti - La sua azione, oltre la propaganda, è stata bocciata ricevendo consenso dov'era meno nota la sua azione come amministratore in 7 anni da sindaco. Il presidente vincente ha vinto premiato in quelle province come Savona e Imperia, mentre la destra in Liguria ha perso dov'è meglio conosciuta, ossia Genova e la terra totiana di La Spezia".