La Val Bormida ha vissuto ore di terrore e angoscia a causa della violenta ondata di maltempo che ha investito il territorio. L’allerta arancione è stata incessante, portando piogge torrenziali, frane e allagamenti diffusi. Il fiume Bormida è esondato in più punti, sommergendo intere aree e mettendo in ginocchio molti paesi della valle.
Tra i centri abitati più colpiti si contano Cairo Montenotte, Carcare, Altare e Dego, tutti completamente sommersi. Numerosi blackout hanno lasciato intere zone al buio. Molte aree sono rimaste isolate, e i vigili del fuoco, supportati dalla Protezione Civile, hanno lavorato incessantemente, intervenendo per salvare persone che, nel tentativo di sfuggire all’acqua, avevano cercato rifugio sui tetti delle proprie auto.
La pioggia ha continuato a cadere con intensità fino alle tre del mattino, quando, all’improvviso, è cessata, quasi in un atto di clemenza. Nel silenzio irreale che ne è seguito, la valle ha iniziato a riprendere fiato. Con il ritiro delle acque e l’arrivo delle prime luci del giorno, inizierà la conta dei danni. Ancora una volta, come in altre tristi occasioni, la Val Bormida si troverà a fronteggiare le devastazioni provocate da eventi atmosferici estremi.
Ma i valligiani, persone conosciute per la loro risolutezza, non si lasceranno abbattere facilmente. Determinati e resilienti, si metteranno all'opera per riportare ordine e sicurezza nei paesi colpiti. Anche stavolta, con la forza di volontà che li contraddistingue, si rialzeranno. Ora, con il cielo che sembra schiarirsi, un grido si alza forte: Forza, Val Bormida!