Si è tolto qualche sassolino dalla scarpa il sindaco di Varazze Luigi Pierfederici nel consiglio comunale di ieri sera.
E lo ha fatto grazie ad un'interrogazione dei consiglieri di maggioranza di "Essere Varazze" Michela Biggi e Andrea Gandolfo che gli hanno chiesto di riferire in merito all'iter processuale per il quale è stato assolto lo scorso 3 ottobre perché il fatto non sussiste.
Il Pubblico Ministero Chiara Venturi, che aveva chiesto la condanna a 6 mesi, aveva chiesto il rinvio a giudizio per il primo cittadino varazzino in quanto avrebbe svolto secondo l'accusa la sua attività di ingegnere nel comune di Varazze, il che risulterebbe essere incompatibile con il suo ruolo di sindaco (ad occuparsi della delega all'edilizia pubblica-privata e all'urbanistica è comunque il vicesindaco Filippo Piacentini).
L'articolo 78, comma 3, TUOEL (Testo Unico degli Enti Locali) dispone infatti che "i componenti la giunta comunale competenti in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici devono astenersi dall’esercitare attività professionale in materia edilizia privata e pubblica nel territorio da essi amministrato”.
In Procura era giunto un esposto e poi erano scattate le indagini dei carabinieri e sarebbero emerse le irregolarità (sarebbero 5 i cantieri-progetti nella lente di ingrandimento). In quanto essendo sindaco nel contempo non potrebbe svolgere all'interno del territorio comunale la sua attività di ingegnere.
"Questo iter e lo dico con molta amarezza, è partito a seguito di un esposto che è stato sottoscritto da due consiglieri di entrambi i gruppi di minoranza del comune di Varazze e per rispetto e opportunità dei confronti del Tribunale fino a quando la sentenza non sarà depositata e gli atti saranno pubblici ovviamente mi riservo. Se ritengo che questo esposto sia di natura politica? Dico sì" ha detto il sindaco.
"Quel tipo di attività era incompatibile oltre che con la presenza in giunta in maniera specifica con le deleghe ricoperte. Il sindaco conferendo le deleghe al vicesindaco ha svolto la sua attività professionale così come fatto negli anni addietro come tra l'altro dichiarato durante la campagna elettorale senza nascondere nulla - ha proseguito Pierfederici - I cartelli di cantiere erano affissi, le pratiche erano presentate negli uffici comunali, tanto è vero che c'è stata anche la solerzia di andare a fotografare i cartelli di cantieri dove c'era il nome del sindaco e mandarli alla Procura della Repubblica".
"Mi amareggia che si sia scelta una modalità di fare politica che voleva far perdere credibilità e fiducia non solo nel ruolo del sindaco ma anche della politica stessa, soprattutto della buona politica - ha puntualizzato il primo cittadino varazzino - 'Essere Varazze' non condivide questo metodo, crediamo che la buona politica sia fatta di confronto, di scontri acceso, di dibattito, nelle piazze, in questa sede, ma soprattutto con la lealtà istituzionale che a noi ha dato come mandato".
"Personalmente mi ha sconfortato, ed è quello di aver visto addebitatomi una mancanza nella mia professione che per poterla svolgere, laurearmi, per ottenere i titoli addebitanti a tale lavoro, anni fatti di sacrifici, lavoravo mentre studiavo, ho dato esami anche quando ero ricoverato in ospedale, per ottenere quello che oggi è la mia professione e che sono dovuto andare a difendere davanti ad un giudice - precisa - Queste sono le cose che fanno male alle persone, ma che allo stesso tempo rafforzano la cognizione di quelle che sono le idee e il nostro percorso. Se c'è da dirci le cose in faccia si dicono qua dentro, nelle strade, nei comizi, non si lavora alle spalle per mandare chiunque di noi davanti ad un giudice per motivi politici".
"Cosa voleva ottenere chi ha denunciato il sindaco? Quale sarebbe il bene per la città? Far dimettere il Sindaco? Creare una crisi di maggioranza? Screditare una persona? O ancora peggio far commissariare l'ente. Credo che in realtà che quanto accaduto possa diventare un momento importante. Sicuramente noi tutti di Essere Varazze prendiamo le distanze da questo metodo di fare politica. Questo metodo non è condiviso da tutti i consiglieri presenti in sala anche dei consiglieri di minoranza. Sarebbe auspicabile che chi non condivida questo metodo prenda pubblicamente le distanze. Ringrazio la mia famiglia che mi ha sostenuto, la mia maggioranza, i tanti cittadini" ha concluso Luigi Pierfederici.
Durante il consiglio comunale si è verificato uno scontro acceso tra il consigliere di minoranza Gianantonio Cerruti (che ha lasciato l'aula) e il presidente Cesare Putignano.
La minoranza presenterà un'interrogazione nel prossimo consiglio comunale.