Serviranno circa 25mila euro e 1500 ore di lavoro per ripristinare i percorsi outdoor del Finalese danneggiati dal maltempo del 16 e 17 ottobre, e riportare la situazione alla normalità.
E' la stima di una settimana circa di lavoro ancora tutt'altro che terminato e che, dopo la chiusura dei sentieri per lo scorso fine settimana, con la riapertura di lunedì scorso (21 ottobre, ndr) ha permesso al settore di ripartire in tempi quasi record.
Un lavoro di team composto dai trail builder della Finale Outdoor Region, operatori consorziati e volontari operanti non solo sui sentieri, ma anche lungo le strade bianche di accesso alla rete sentieristica.
"Il 70% dei monitoraggi effettuati sui sentieri ha evidenziato danni di medio e alto grado - spiegano i coordinatori dei trail builders del Consorzio, Simone Lammardo e Riccardo Serrato - Questo significa che, per le aree già ispezionate, saranno necessari dai 2-3 giorni fino a due settimane di interventi per il ripristino completo. Al momento, non risultano sentieri completamente cancellati dalla furia delle precipitazioni, ma alcune zone, in particolare il Carmo e alcune aree dell’entroterra hanno subito danni molto rilevanti che richiederanno tempi più lunghi per essere riaperte".
E se già dagli scorsi giorni i bikers sono tornati a poter percorrere praticamente in tutti i sentieri di aree come gli altopiani delle Manie e San Bernardino, Ranzi, Melogno (almeno i frequentatissimi Rollercoaster e Toboga tra gli altri), Caprazoppa e verso il levante (zona spotornese e vadese) qualche tempo in più lo hanno richiesto i noti Cà Bianca e Little Champery.
Vi sono state tuttavia criticità ben più importanti: "Le aree più colpite - continuano Lammardo e Serrato - includono la zona del Carmo, dove stimiamo siano necessarie almeno due settimane di interventi. Le zone di Osiglia e Mallare potrebbero vedere una riapertura parziale, ma solo una volta completata la fase di asciugatura, e non saranno forniti tempi certi fino al termine delle ispezioni. Le aree di Bardineto e Castelvecchio, invece, rimarranno chiuse a tempo indeterminato a causa dei danni più complessi, con interventi da valutare ed organizzare".
L'obbiettivo dichiarato, in attesa della perturbazioni previste per il prossimo fine settimana, è quindi quello di "riaprire le aree sentieristiche nel minor tempo possibile" nell'alta stagione di questo turismo sportivo.
Lo conferma il presidente del Consorzio FOR, Gianluca Viglizzo, che aggiunge: "Abbiamo deciso di avviare una campagna di crowdfunding (QUI IL LINK), necessaria per finanziare questi lavori che ovviamente non erano stati pianificati, e tornare ad offrire ai turisti la possibilità di fruire nuovamente di tutto il nostro territorio. Il maltempo ci ha colpito proprio in uno dei periodi di maggior affluenza per il turismo outdoor, ma non ci siamo lasciati scoraggiare e siamo certi che i nostri affezionati clienti ma anche tanti operatori del settore turistico e della bike industry che sono soliti frequentare il Finalese per le loro attività, decideranno di supportarci permetterci di tornare ad accogliere tutti nuovamente al meglio".
Non solo un supporto, però. L'appello lanciato dal presidente Viglizzo è anche al rispetto della situazione attuale: "In questo momento così delicato, voglio inoltre ribadire l’importanza che tutti, operatori e turisti, rispettino le chiusure in corso o in arrivo, evitando di percorrere strade o sentieri danneggiati".
"Ed ancora, non si dimentichi il supporto al sistema For You Card, che è la più importante fonte di risorse economiche per far fronte alle spese di manutenzione del territorio. Tutto questo ci permetterà di accelerare il processo di ripristino e prevenire ulteriori danni" chiosa il presidente del Consorzio.