Attualità - 19 ottobre 2024, 16:05

"Sanzioni contro Israele. Stato terrorista": il corteo pro Palestina a Savona (FOTO)

Diversi i savonesi che hanno partecipato alla manifestazione che ha attraversato il centro della città

"Sanzioni contro Israele. Stato terrorista": il corteo pro Palestina a Savona (FOTO)

"Sanzioni contro Israele. Stato terrorista". Così recita uno dei diversi cartelli esposti questo pomeriggio durante il corteo pro Palestina "Fermiamo i massacri" per il cessate al fuoco a Gaza.

Diversi i savonesi che hanno partecipato alla manifestazione che è partita da Piazza Sisto e ha attraversato il centro di Savona passando anche da Piazza Pertini, luogo in cui l’Officina della Pace già dal mattino ha promosso una giornata di digiuno per ribadire il dissenso a tutte le guerre.

"Fino a che punto il governo israeliano avrà carta bianca e potrà bombardare a piacere, in barba al diritto internazionale e al diritto umanitario - dicono dall'associazione culturale Liguria Palestina -  scenderemo in piazza ancora una volta per gridare sempre più forte che un cessate il fuoco immediato e permanente è necessario. E che tale atto sia solo l’inizio di un vero percorso di pace, a partire dal riconoscimento di pari diritti e pari dignità a tutte le persone che abitano quei territori, dopo decenni di occupazione e apartheid". 

"La situazione nella striscia di Gaza, dopo un anno di assedio totale da parte dell’esercito israeliano e bombardamenti costanti, ha raggiunto un livello di barbarie umana mai visto nell’attuale secolo: più di 40.000 morti; 100.000 feriti. 2 milioni di persone costrette a vivere in tende senza un rifugio sicuro; centinaia di migliaia di bambini che non sanno più cosa significhi giocare o andare a scuola; donne che partoriscono e allattano in condizioni igienico-sanitarie inimmaginabili; malati e feriti che non ricevono le adeguate cure a causa del blocco che Israele impone agli aiuti umanitari e ai farmaci, con enormi sofferenze e l’aumento delle morti a dismisura. Questa è la striscia di Gaza oggi, un luogo dove è morta qualsiasi umanità - dicono gli organizzatori - Ma la ferocia dell’esercito israeliano non si è fermata a Gaza: negli ultimi mesi anche in Cisgiordania è aumentato il numero di raid e attacchi, sia da parte dei militari che dei coloni armati. Per non parlare dell’escalation in Libano dell’ultimo periodo. Una situazione estremamente preoccupante per l’ormai assenza totale di Diritti Umani in quei territori ma anche per uno scenario internazionale sempre più rivolto alla cultura della guerra e della distruzione".

"Ed è per questo che è importante ribadire la corresponsabilità dell’Occidente, Italia compresa, dal momento che tutti gli attacchi operati dallo stato di Israele negli ultimi dodici mesi sono avvenuti nella più totale impunità e non è stata intrapresa nessuna azione di boicottaggio politico-diplomatico - concludono - Noi cittadini non possiamo e non vogliamo rimanere indifferenti di fronte a questa carneficina, pertanto scenderemo in piazza ancora una volta per gridare sempre più forte che un 'cessate il fuoco immediato e permanente' è necessario. E che tale atto sia solo l’inizio di un vero percorso di pace, a partire dal riconoscimento di pari diritti e pari dignità a tutte le persone che abitano quei territori, dopo decenni di occupazione e apartheid".

Luciano Parodi

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